La Redazione avverte che anche chi non lavora e non ha contributi potrà andare in pensione con un assegno INPS di oltre 500 euro. Non ha da temere chi dunque giunge alla vecchiaia senza occupazione lavorativa e senza un’anzianità contributiva. Lo Stato italiano comunque garantisce un trattamento che non può dirsi previdenziale perché non è paragonabile ad un’effettiva pensione e non ne ha le caratteristiche. Tuttavia si tratta di una misura assistenziale che con cadenza mensile sostiene economicamente le sorti di chi approda all’età anziana senza aver mai lavorato.
Identica la situazione di chi, pur svolgendo attività lavorativa non aveva un contratto regolare e quindi non possiede contributi a causa del lavoro a nero. Anche in assenza del minimo requisito contributivo pertanto l’INPS garantisce un sostengo economico che tutti conosciamo come assegno sociale. Lo Stato riconosce il diritto a questa misura assistenziale ai cittadini che necessitano di un sussidio economico. Ne consegue che il riconoscimento dell’assegno sociale dipende dalle condizioni reddituali del destinatario. A tal fine può tornare utile la lettura dell’articolo “Con quale reddito si ha diritto all’assegno sociale 2020?” . Ricordiamo inoltre che anche chi non lavora e non ha contributi potrà andare in pensione con un assegno INPS di oltre 500 euro. Vediamo in quali casi e a chi spetta tale importo.
Anche chi non lavora e non ha contributi potrà andare in pensione con un assegno INPS di oltre 500 euro
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Benché l’assegno sociale nel 2020 ammonti a 459,83 euro al mese, quindi meno di 500 euro, vi sono misure assistenziali con importi superiori. Si pensi anzitutto alla pensione di invalidità civile che attualmente, a seguito dell’incremento, è pari a 651,51 euro per 13 mensilità. Per ovvie ragioni chi percepisce il trattamento previdenziale per invalidi civili presenta un’infermità totale che lo rende inabile al lavoro. Di qui l’assenza di una storia contributiva che pure non preclude il diritto all’assegno pensionistico. Allo stesso modo accade per l’indennizzo di accompagnamento il cui importo è pari a 520,29 euro. Entrambi i trattamenti assistenziali offrono pertanto ai beneficiari un sostengo economico il cui ammontare supera, sebbene di poco, quello dell’assegno sociale.