Non tutti i lavoratori conoscono a fondo i loro diritti e le tutele che il contratto lavorativo prevede in alcune circostanze. Ai soggetti più fragili che hanno bisogno di assentarsi spesso dal luogo di lavoro il nostro Stato garantisce agevolazioni. Il lavoratore con problemi di salute non rischia infatti il licenziamento se è costretto a chiedere un congedo temporaneo per sottoporsi a cure sanitarie. E in particolare sono queste le patologie che danno diritto all’aspettativa retribuita e ad ulteriori 18 mesi di congedo. Ciò perché col passare degli anni si potrebbe verificare un peggioramento dello stato di salute del lavoratore. Di conseguenza diventa necessario chiedere delle giornate di permesso per sottoporsi a visite specialistiche o a trattamenti terapeutici.
E forse molti contribuenti non sanno che anche chi non ha la Legge 104 può richiedere 30 giorni di permessi retribuiti senza visita fiscale. Il che significa che il lavoratore che si assenta non deve rispettare le fasce di reperibilità dei controlli fiscali. A tal proposito i nostri esperti hanno già indicato per quali malattie non è prevista la visita fiscale INPS. E quali sono in particolare i disturbi che sollevano dall’obbligo di non abbandonare la propria abitazione durante le ore di reperibilità. Oltre a queste agevolazioni vi sono particolari sussidi economici che può ottenere il lavoratore affetto da disturbi più o meno gravi. Preme infatti sottolineare che anche con queste malattie croniche si ottengono assegni di invalidità INPS.
Anche chi non ha la Legge 104 può richiedere 30 giorni di permessi retribuiti senza visita fiscale
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Anche il lavoratore che non gode dei benefici previsti dalla Legge 104/1992 ha diritto al congedo retribuito per malattia. In base a quanto si legge nel Decreto legislativo 119/2011 i lavoratori dipendenti possono richiedere fino a 30 giorni di permesso. Tale congedo spetta unicamente ai soggetti cui un’apposita Commissione INPS riconosca un’invalidità superiore al 50%. Pertanto solo i contribuenti con una ridotta abilità lavorativa possono fruire del congedo senza subire tagli sullo stipendio.
Inoltre, per ottenere il beneficio del congedo è necessario presentare una certificazione medica che attesti la necessità di sottoporsi a cure. Pertanto, occorre allegare alla richiesta del congedo il verbale di accertamento dello stato di invalidità che i medici legali INPS rilasciano. Sarà poi cura del lavoratore fornire la documentazione che le strutture sanitarie rilasciano come attestazione delle cure e dei trattamenti terapeutici. In caso di cicli di terapie che si ripetono con frequenza è possibile presentare un’unica certificazione.