Anche chi è nato nel 1961 e nel 1962 può andare in pensione presentando queste domande 

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Con la fine della Quota 100 e con l’ingresso di Quota 102 lo scorso primo gennaio, alcuni pensionati hanno subito una evidente penalizzazione. Una intera generazione è stata tagliata fuori da una particolare tipologia di pensione che potremmo definire per “quotisti”. Parliamo dei nati n 1960, 1961 e 1962. Soprattutto per i primi, come vedremo, le novità 2022 sono state nettamente penalizzanti. Ma ci sono ancora possibilità di aggirare queste penalizzazioni, sfruttando altre misure in vigore.

Anche chi è nato nel 1961 e nel 1962 può andare in pensione presentando queste domande

Andare in pensione nel 2022 per alcuni lavoratori è diventato più duro. Non come accadde nel 2012 con la riforma Fornero e gli esodati, di colpo esclusi da tutte le misure pensionistiche salvo più aiutarli con ben 8 salvaguardie esodati negli anni a seguire. Ma una intera generazione ha subito un duro colpo.  Chi è nato nel 1960 per esempio, anche nei primi giorni del 1960, si trova ad aver perso il treno della Quota 100 e a non poter salire su quello della Quota 102. Infatti entrambe le misure hanno nei 38 anni di contributi il limite minimo di carriera per accedervi. Ma la Quota 100 è destinata a chi ha almeno 62 anni compiuti mentre la Quota 102 a chi ha almeno 64 anni. Il nato nel 1960 si trova a compiere 62 anni troppo tardi per la Quota 100 e lontano dai 64 anni della Quota 102.

Alcuni scivoli possibili esistono, ma per pochi

Nel 2022 una persona nata tra il 1960 ed il 1962 ha poche alternative per poter accedere alle pensioni. O centrare le lunghe carriere previste dalle misure distaccate dai limiti anagrafici, o inserirsi in qualche scivolo. La pensione anticipata ordinaria per esempio, con i suoi 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Con un anno di contributi prima dei 19 anni di età e se si rientra tra caregivers, disoccupati, invalidi e lavori gravosi, altra via è la Quota 41.

In alternativa, gli scivoli collegati al datore di lavoro. Per esempio il contratto di espansione, che consente a chi si trova a 5 anni dalla pensione, e quindi anche a 62 anni, di lasciare il lavoro. Basta essere dipendenti di aziende con almeno 100 lavoratori in organico. Serve un accordo su base sindacale con l’azienda che colloca in prepensionamento il dipendente. A 7 anni dalla pensione invece, deve trovarsi chi può sfruttare l’isopensione. Si parte da lavoratori assunti in aziende con almeno 15 dipendenti in organico e sempre passando da accordi sindacati-azienda. Evidente quindi che anche chi è nato nel 1961 e nel 1962 grazie a questi scivoli può trovare una soluzione per accedere alla pensione prima dei 67 anni di età.

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