Chi resta vedovo ha diritto a percepire gli assegni pensionistici del coniuge defunto. Sin dal mese successivo dalla data del decesso, l’INPS infatti eroga un rateo mensile il cui importo è più o meno alto a seconda di diversi fattori. Non sempre tuttavia il pagamento delle somme di denaro cui si ha diritto avviene in automatico. Quindi molto spesso deve essere il pensionato ad inviare una formale richiesta all’Ente per ricevere l’accredito delle spettanze. Ciò soprattutto perché in alcuni casi l’INPS sospende il pagamento delle pensioni per 2 mesi a chi non presenta questa documentazione per tempo. Meglio dunque segnare sul calendario le diverse scadenze da rispettare.
Il titolare di pensione talvolta ignora la possibilità di ottenere prestazioni che farebbero aumentare gli importi degli assegni mensili. In base alla propria condizione reddituale, all’età o all’eventuale presenza di figli studenti si possono infatti ricevere integrazioni economiche. Ad esempio, prima di Natale l’INPS pagherà oltre 420 euro in più di reversibilità ai pensionati di quest’età. Pertanto chi è in possesso del requisito anagrafico richiesto potrebbe godere di una somma aggiuntiva sul cedolino di dicembre. Inoltre anche sulle pensioni di reversibilità arrivano rimborsi su conto o libretto postale compilando questo modulo INPS. Ciò perché nel corso degli anni potrebbero esserci variazioni importanti nella composizione del nucleo familiare. Si tenga conto infatti che l’INPS versa fino a 655 euro in più sulle pensioni di reversibilità delle vedove in questi casi.
Anche alle pensioni di reversibilità arrivano rimborsi su conto o libretto postale compilando questo modulo INPS
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Purtroppo vi sono circostanze che determinano la perdita del diritto alla pensione ai superstiti. Il titolare di trattamento previdenziale che decide infatti di risposarsi non ha più possibilità di percepire il rateo del coniuge defunto. Pur tuttavia l’Istituto di previdenza assicura un’indennità, ossia un rimborso in un’unica soluzione di ben 26 mensilità.
Di conseguenza a chi contrae nuove nozze spetta una sorta di liquidazione pari a 2 anni di pensione più le tredicesime. Nella circolare n.132/2001 l’INPS precisa inoltre che anche il coniuge divorziato che percepisce il rateo del defunto ha diritto alla doppia annualità. Per ottenere il riconoscimento di tale rimborso occorre però compilare un modulo già predisposto dall’Ente e inviare la documentazione completa. Alla richiesta è infatti necessario allegare, oltre ai propri dati anagrafici, anche il numero del certificato di previdenza e la data delle nozze.