Conto alla rovescia per il debutto definitivo dell’assegno unico e universale (AUU) per i figli a carico, a partire da marzo. Si tratta di un beneficio economico voluto dal legislatore per riordinare la materia e potenziare gli strumenti a sostegno della natalità e della genitorialità.
La misura coinvolge i figli a carico fino a 21 anni (al rispetto di certe condizioni) e i figli disabili senza alcun limite di età. Abbiamo già risposto ai quesiti riguardanti l’accredito e le eventuali incidenze sul reddito familiare e quindi sull’IRPEF.
L’ingresso di questa misura segnerà un aumento dei benefici economici per una vasta platea di famiglie. Secondo alcune stime MEF, il vantaggio medio massimo sarà appannaggio dei nuclei con reddito familiare sotto i 10mila euro.
Anche a marzo le madri potranno chiedere questo assegno mensile di 354,73 euro in aggiunta all’assegno unico
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Come anticipato, l’introduzione dell’AUU porterà a un riordino della materia. Infatti a marzo verranno meno alcuni sostegni alla natalità che saranno assorbiti dalla nuova misura. Si tratta di:
- il premio alla nascita o all’adozione (c.d. Bonus mamma domani);
- il c.d. Bonus bebè, ossia l’assegno di natalità;
- le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni;
- l’assegno ai nuclei familiari con almeno 3 figli minori;
- gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili.
Tutte queste misure, quindi, saranno assorbite dall’AUU.
A marzo resta l’assegno mensile di maternità comunale
Un sostegno che invece non sparirà sarà l’assegno mensile di maternità concesso dai Comuni. La misura non è stata abrogata e pertanto si può anche cumulare con l’AUU.
Ricordiamo che l’assegno mensile di maternità comunale è riconosciuto alle madri prive di tutela previdenziale obbligatoria. L’assegno spetta per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti nell’anno di riferimento. Quanto alla domanda, essa va fatta al proprio Comune entro 6 mesi dalla data del parto (scade il 21 aprile, invece, il termine per questo Bonus affitti).
Per averne diritto, nel 2022 il valore ISEE del nucleo familiare non deve eccedere il tetto dei 17.747,58 euro. L’importo dell’assegno è invece pari a 354,73 euro (mentre nel 2021 era di 348,12 euro) ed è erogato per 5 mensilità. Pertanto l’importo complessivo spettante ammonta a 1.773,65 euro, erogati in 5 mesi.
In definitiva, dunque, con l’ingresso dell’AUU sparirà l’assegno familiare a carico dei Comuni in quanto inglobato nella nuova misura. Resta, invece, l’assegno mensile di maternità, che anche a marzo le madri potranno chiedere al rispetto dei requisiti su esposti.
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