Analisi settimanale dei Mercati: bene Milano, Europa incerta, Wall Street sempre più in rosso

Analisi settimanale dei Mercati: bene Milano, Europa incerta, Wall Street sempre più in rosso

È stata una settimana positiva per Piazza Affari, che anche alla chiusura di venerdì segna un +0,45% a 38.421,05 punti. Merito dello sprint di Campari e di Poste Italiane, che ha annunciato dividendi oltre le aspettative. Sul fronte europeo, invece, regna praticamente la calma piatta, anche in attesa delle elezioni in Germania. Peggio per gli Indici Usa, che non riescono a rialzarsi, complice il crollo della fiducia dei consumatori americani, nonché del flop Walmart.

Non c’è da festeggiare nemmeno in Europa, almeno sul comparto della fiducia da parte delle imprese. La manifattura è in stagnazione, al contrario di quella statunitense. I prezzi hanno ricominciato a salire, secondo gli ultimi dati ISTAT le famiglie non riescono più ad ammortizzare gli aumenti, soprattutto nel settore energia. La produzione industriale crolla, segnano dati positivi solo il Lusso, la Difesa e il settore finanziario.

  • Tra le blue chip di Piazza Affari spicca l’andamento di titoli del lusso: Moncler +2,26% e Cucinelli +1,44%
  • nel settore finanziario bene ancora Mps +2,16% e Saipem +1,8%
  • Stm +1,4% e Stellantis +1,15%
  • scendono Recordati -1,37%, Buzzi -1,1%, Eni -0,67% e Generali -0,54%.

L’euro intanto perde tono, sempre a causa delle imminenti elezioni in Germania, e si attesta in ribasso contro il dollaro a 1,0455. Nelle Borse europee, intanto, niente di eccezionale all’orizzonte: alla chiusura di venerdì Parigi segnava un +0,39% ma Francoforte cala di un ulteriore -0,19%, Madrid -0,18%, Amsterdam -0,11%, Londra è “non pervenuta”.

  • Resta la fiducia dei piccoli risparmiatori italiani, che hanno fatto incetta dei nuovi BTP Più, tanto che il MEF dopo aver raccolto quasi 15 miliardi, ha annunciato un aumento dei tassi di rendimento effettivi, che passano al 2,85% dal primo al quarto anno e al 3,70% dal quinto all’ottavo anno.

A Wall Street, però, le cose stanno andando un po’ peggio: il resoconto finanziario di Wallmart (la più grande catena di supermercati americana che dà lavoro a più di 2 milioni di persone) è stato positivo, ma le basse prospettive di crescita hanno fatto crollare il titolo. Contemporaneamente, l’inflazione inizia a preoccupare i consumatori che notano anche indebolimenti del potere d’acquisto.

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