Le elezioni europee della scorsa settimana hanno portato scompiglio sui mercati azionari europei. C’è paura che la situazione in Francia possa genrare e far scattare un effetto domino sugli altri paesi dell’Unione europea. Frattanto, mentre Wall Street continua a veleggiare su nuovi amssimi, i mercati azionari europei in poche sedute hanno perso circa il 5%. Nei prossimi paragrafi faremo un’analisi del Cac 40 francese utilizzando i nostri algoritmi.
Le news riportate dalla Reuters
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La Banca centrale europea (BCE) non ha intenzione di discutere l’acquisto di emergenza di titoli francesi, lasciando la responsabilità ai politici francesi di rassicurare gli investitori preoccupati dalla prospettiva di un governo di estrema destra. Cinque fonti hanno confermato che, nonostante il recente sell-off nei mercati finanziari francesi in vista delle elezioni anticipate, la BCE non ha piani attuali per intervenire con un programma di acquisto di titoli. I banchieri centrali riconoscono la gravità del crollo dei titoli di Stato francesi ma ritengono che spetti ai politici francesi dimostrare l’intenzione di adottare politiche economiche ragionevoli.
Il ministro delle Finanze francese ha avvertito del rischio di crisi finanziaria se l’estrema destra dovesse vincere le elezioni. Il partito Rassemblement National di Marine Le Pen, in testa nei sondaggi, propone misure come taglio dell’età pensionabile, riduzione dei prezzi dell’energia e aumento della spesa pubblica. Alcuni componenti della BCE sperano che Le Pen segua l’esempio di Giorgia Meloni in Italia, moderando il suo approccio post-elettorale. Francia e Italia hanno entrambi deficit superiori ai limiti UE, il che implica una necessaria stretta fiscale secondo le regole europee.
Analisi del Cac 40 francese
L’indice negli ultimi giorni si è mosso in area 7.535. Da inizio anno, ha segnato il minimo a 7.281,10 e il massimo a 8.259,19. L’Alligator Indicator sui time frame giornaliero e settimanale è impostato in laterale con divergenze ribassiste. Mancati rialzi nei prossimi giorni superiori all’ area di 7.931,72 (massimo dell’11 giugno) potrebbe portare i prezzi nelle prossime settimane verso 7.384dove attualmente transita la media mobile a 400 giorni, e successivamente verso 7.026 dove tarnsita la 600 giorni. Negli ultimi giorni i prezzi hanno toccato millimetricamente la media mobile a 400 giorni, e quindi, da quei livelli di minimo potrebbe essere plausibile un rimbalzo anche fino a 7.931,72. Intorno a questo livello si potrebbero decidere le sorti di questo listino azionario per quanto riguarda il breve termine.
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