Ampia fase di volatilità sui mercati con tentativi di rimbalzi che si intravedono oggi

Unione Europea

Nell’ultima seduta della settimana i mercati provano a rimbalzare forti anche di una rassicurazione arrivata dal governatore della Banca centrale USA Jerome Powell. Stando alle sue parole, infatti, sebbene la strada per una normalizzazione dell’indice dei prezzi al consumo sia ancora lunga e potenzialmente impervia, i provvedimenti per riuscire a riportare il livello del costo della vita entro termini più accettabili non saranno drastici come temuto. Si tratta, comunque, di rassicurazioni che rappresentano, in realtà, un singolo tassello nel mosaico di quelle forze contrastanti che stanno governando i mercati in questo periodo. O, per meglio dire, stanno creando sui listini internazionali una discreta, se non ampia fase di volatilità che difficilmente potrà esaurirsi nel breve tempo.

Infatti gli altri, noti, componenti di questa battaglia sono ancora i lockdown in Cina. Con le conseguenze sui possibili blocchi nelle varie catene di produzione e distribuzione ed ovviamente, la guerra in Ucraina. Guerra che, tra le altre conseguenze, rischia di portare con sé quella di un possibile crollo dell’export di grano dall’Ucraina. Anche alla luce di tutto questo sono particolarmente importanti gli indicatori macroeconomici. Un esempio, la produzione industriale di marzo che, nell’Unione Europea, è arrivata a perdere l’1,8%. Come prevedibile il dato focalizzato sull’area tedesca è quello che maggiormente ha risentito dell’onda d’urto. Ma nonostante tutto c’è una buona notizia: il dato, sebbene negativo, lo è meno delle previsioni che temevano un calo del 2%.

Ampia fase di volatilità sui mercati con tentativi di rimbalzi che si intravedono oggi

Puntando i fari, nello specifico, sulla piazza di scambio USA, c’è da sottolineare alcuni cambi di rating da parte delle grandi banche d’affari. American Express Co. Ad esempio, si è vista declassare il giudizio Outperform espresso precedentemente dagli analisti di Wolfe Research ad un altro Peer Perform (target price fissato a 146 dollari). Ma cattive notizie arrivano anche per Beyond Meat Inc. Barclays infatti, lo ha declassato a Equal Weight dal precedente Overweight riducendo, in parallelo, anche l’obiettivo di prezzo che da 80 è arrivato a 25 dollari.

Anche in Italia alcuni titoli sono finiti sotto la lente. Infatti Piazza Affari intorno alle 15, saliva dell’1,5% a conferma del fatto che, come detto in apertura, i mercati tentano un rimbalzo dopo le incertezze dei giorni scorsi. Così, ad attirare l’attenzione degli analisti, sono nomi come Mediobanca, valutata Buy da Ubs (target fissato a 11,50 euro). Oppure Nexi che ha ricevuto, come anche Poste Italiane, un rating Buy. Solo che per Nexi il target è stato fissato a 12,50 euro, per Poste Italiane , invece, si arriva a 14 euro.

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