L’estate purtroppo ci sta lasciando, sia pure molto lentamente. Ci assale un po’ di nostalgia, come sempre. Ma questi giorni, caldi senza essere afosi, sono perfetti per prolungare le vacanze, approfittando dei weekend. Possiamo regalarci ancora dei viaggi un po’ più corti ma non meno gratificanti. È il momento di scoprire luoghi ancora poco noti al turismo di massa, ma ricchi di storia, cultura e bellezze paesaggistiche. Non solo località di mare o montagna ma anche eleganti città d’arte. Se abbiamo più giorni a disposizione possiamo creare dei piccoli itinerari per esplorare anche il territorio circostante e spingerci fino al mare o in montagna.
Capitale europea della Cultura 2025
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Oggi andremo in una città di provincia spesso ignorata dal turismo internazionale, ma nominata Capitale europea della Cultura 2025: Gorizia. Oscurata da altre città vicine più note, come Trieste, è un elegante centro che conserva nello stile dei palazzi e nei giardini il ricordo della dominazione austriaca. Gorizia sarà Capitale europea della Cultura nel 2025 insieme a Nova Gorica, la città slovena che sorge subito dopo il confine ad appena 4 km di distanza. Nova Gorica è una città moderna nata nel 1947 in territorio sloveno per dare un centro amministrativo all’area, dopo l’assegnazione di Gorizia all’Italia. Una Nuova Gorizia, come dice il nome stesso. Le due città, divise per anni dalla cortina di ferro, sono il simbolo della cultura europea.
Amore a prima vista per questa città ricca di arte e cultura da visitare adesso
La nostra visita potrebbe iniziare da Piazza Vittoria, il centro della cittadina, la piazza delle cerimonie pubbliche e dei mercati, per poi proseguire attraverso via Rastello per una visita al Duomo. Si può poi raggiungere Borgo Castello che regala una vista mozzafiato su tutta la città. Il complesso comprende il Castello vero e proprio e il Borgo. Vi aleggiano antiche leggende, come quella di un nano intento a saldare il metallo, che abiterebbe i sotterranei del castello. Il Castello ospita anche il Museo della Grande Guerra con documenti e cimeli della Prima Guerra Mondiale. Ci si può rilassare nell’elegante Giardino Pubblico di Corso Verdi, che vanta un’estensione di 20.000 mq. Amore a prima vista per questa città a misura d’uomo, tutta da godere.
Cosa mangiare?
Interessante l’offerta enogastronomica, che risente delle contaminazioni del confinante territorio sloveno. Una specialità tipica è la Rosa di Gorizia, una varietà di radicchio dal sapore leggermente amarognolo alla base di numerose preparazioni. Da assaggiare la jota, una zuppa con fagioli, patate e crauti o anche gli gnocchi di patate imbottiti di prugne secche. L’offerta dei vini e varia e pregiata: Malvasia, Pinot bianco e Cabernet Sauvignon, solo per citare i più noti.
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