Amministrative 2022 al ribasso per il centrodestra un po’ ovunque mentre il PD è con il M5S 

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Al giro di boa le alleanze tra partiti. È di scena l’anteprima delle elezioni politiche 2023 e il banco di prova è rappresentato dalle prossime amministrative. Si voterà infatti il 12 giugno 2022 e i Comuni chiamati al rinnovo del Consiglio sono circa 1.000. Tra questi ci sono 26 capoluoghi di provincia, da Nord a Sud. Di fatto se ne sta parlando poco, all’ombra dei bombardamenti russi e del missile nucleare intercontinentale che ieri ha solcato i cieli giusto per fare una «prova».

PD e M5S

Distratti come siamo dal fronte Est dell’Europa, proviamo comunque a capire cosa sta accadendo in casa nostra. Il PD quasi ovunque pare scendere in campo insieme al Movimento 5 Stelle, anche se a Roma i due non concordano su alcuni temi. Tra gli altri la fornitura di armi all’Ucraina. Per non parlare del peso che ha sulla capitale l’avversione di Carlo Calenda, leader di Azione, che ha sempre mostrato ostilità verso i pentastellati.

Notizie dell’ultima ora però rendono conto di un punto in comune tra i due visto che Calenda non è d’accordo sull’invio di armi di lunga gittata a Kiev. Teme un’escalation. Anche il Movimento non vuole mandare armi sebbene per altri motivi. Dichiara infatti che sarebbe meglio convogliare le energie e i fondi sui problemi interni degli italiani. La radice del «no» alle armi in Ucraina tra i due è comunque differente. Tuttavia prendiamo atto di una sottile convergenza, molto probabilmente solo casuale.

Amministrative 2022 al ribasso per il centrodestra un po’ ovunque mentre il PD è con il M5S

Veniamo al centro destra. La Meloni è croce e delizia (?) della coalizione. Sempre in testa nei sondaggi, da Nord a Sud crea qualche problemino. Il terreno più disconnesso è quello siciliano e riguarda le candidature per la città di Palermo in particolare. Da una parte pare ci sia l’asse Lega – FI che propone l’azzurro Francesco Cascio.

Dall’altra c’è FDI che ancora non avrebbe sciolto la riserva e non si esclude possa correre da sola con la proposta di Carolina Varchi. Non va meglio nelle altre realtà italiane, tant’è che parliamo di Amministrative 2022 al ribasso per il centrodestra. Possiamo dire infatti che in Piemonte e Basilicata le settimane alle spalle sono state di vera passione. Due rimpasti in pochi giorni in Basilicata e il ricorso al Tar di FDI in quel di Torino. Su altre realtà di rilievo chiamate al voto, la Meloni pare non si sia ancora espressa. Non è da escludere possa voler testare, attraverso le amministrative, la tenuta di una corsa in solitaria. Così da regolarsi per le elezioni del 2023 e capire se bussare di nuovo ad Arcore o lasciare per sempre la casa natìa.

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