La sanità italiana sta affrontando una crisi senza precedenti. Medici e infermieri, pilastri fondamentali del sistema sanitario, stanno lasciando il Paese in numero sempre crescente. E chi non lascia il Paese si trasferisce dal Nord al Sud, creando forti disagi in zone dove la Sanità una volta era considerata una eccellenza. La ragione? Stipendi insoddisfacenti e turni di lavoro massacranti. Questa fuga di cervelli sta mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale, già provato da anni di tagli e riforme.
Altro che riforma della Sanità, medici e infermieri sono in fuga
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Secondo l’Associazione dei medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l’Unione medica euro mediterranea (Unem), sempre più medici e infermieri italiani trova lavoro all’estero. Da qualche tempo la meta preferita sembra essere diventata la zone del Golfo Persico. Arabi Saudita, Qatar, Emirati Arabi, Kuwait sono alla ricerca di medici e infermieri da assumere nelle loro strutture. L’Arabia Saudita stima di avere necessità da qui al 2030 di 88mila infermieri e 44mila medici. Gli stipendi? Faraonici. Per il personale sanitario variano tra 3.000 euro e 6.000 euro al mese, per i medici si va da 16.000 a 20.000 euro.
Chi non lascia l’Italia lascia il Nord e fa ritorno al Sud
Ma c’è un fenomeno di abbandono anche all’interni dei nostri confini. Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato Nursing Up, ha denunciato la fuga del personale sanitario dal Nord Italia. Molti medici e infermieri si dimettono dalle strutture del nord della nostra Penisola per tornare al Sud. Nelle strutture mediche del Sud Italia non si ha un trattamento economico migliore, ma il costo della vita è più basso. Nel Sud Italia con lo stesso stipendio si vive meglio.
Occorrono soluzioni urgenti a un problema gravissimo
Altro che riforma della Sanità, qui si tratta prima di tutto di preservare una risorsa nazionale che altrimenti fugge all’estero. La fuga di medici e infermieri dall’Italia è un problema serio che richiede una soluzione urgente. Se non verranno prese misure adeguate per migliorare le condizioni di lavoro e gli stipendi del personale sanitario, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.
In Italia il problema sembra essere quello del lavoro sottopagato, ma non in tutti i settori è così. Per esempio, chi ha competenze nel settore fintech può guadagnare fino a 160.000 euro all’anno.