La tradizione prevede un menu della Vigilia a base di pesce.
Nello spiegare il perché di questa scelta, qualcuno parla di pietanze “magre”, per non appesantire troppo lo stomaco in vista dell’abbuffata del 25 dicembre.
In realtà, anche il 24, seppur a base di pesce, è in grado di regalare golosità uniche che poco hanno a che fare con il termine “magro”.
Molte di queste, si realizzano con un pesce povero, che possiamo reperire senza spendere una fortuna e che riemerge dai sali proprio in questo periodo.
Stiamo parlando del baccalà, un varietà di merluzzo, quello grigio, originario del Pacifico.
Generalmente, una volta dissalato e ammollato, lo cuciniamo fritto, panato o in pastella.
Come fare, però, se volessimo provare qualcosa di nuovo, senza rinunciare a un secondo piatto succulente ma, anzi, da accompagnare con tanto di scarpetta?
Questo articolo potrebbe proprio fare al caso nostro, così come la ricetta siciliana che andremo a scoprire.
Ingredienti
Indice dei contenuti
Per un chilo di baccalà:
- 400 grammi (2 latte) di polpa di pomodoro a pezzi;
- 2 cipolle bianche o dorate;
- 4-5 cucchiai colmi di uva passa;
- 3 cucchiai di pinoli;
- sale;
- zucchero;
- acqua;
- olio extravergine d’oliva;
- prezzemolo fresco tritato.
Altro che fritto, ecco come cuocere il baccalà la Vigilia di Natale per mangiare succosi e morbidi bocconcini alla siciliana
Il pezzo forte della nostra tavola, come secondo, sarà il baccalà “chi passuli” ossia con l’uva passa, ricetta tipica del palermitano.
La primissima cosa da fare, 24-48 ore prima della Vigilia, è mettere in ammollo il baccalà per farlo dissalare e renderlo morbido. Riempiamo un contenitore con dell’acqua, inseriamo il pesce e cambiamola anche 4 volte al giorno.
Procedimento
La mattina del 24, possiamo procedere come vedremo per una squisitezza pronta in meno di un’ora.
Sciacquiamo il pesce, asciughiamolo con carta da cucina, spelliamolo, togliamo più spine che possiamo e tagliamolo in bocconcini da 5-6 centimetri.
Dopo, facciamo appassire l’uva passa in acqua tiepida, puliamo le cipolle e le affettiamo sottilmente.
A questo punto, versiamo abbondante olio in un tegame capiente, facciamolo scaldare e poi tuffiamoci le cipolle.
Facciamo soffriggere per circa 3 minuti e dopo aggiungiamo il pomodoro, l’uva passa e i pinoli.
Aggiustiamo di sale e zucchero e lasciamo insaporire per almeno 10, mescolando di continuo.
Ora, possiamo unire i bocconcini di pesce, un altro pizzico di sale e facciamo cuocere per 30 minuti a fiamma medio-bassa e con tegame chiuso.
In quest’ultima fase non bisogna mai utilizzare un cucchiaio per mescolare. L’unica cosa da fare è scuotere spesso il tegame, da sinistra a destra, per evitare che il pesce si attacchi sul fondo.
Quindi, altro che fritto, ecco come cuocere il baccalà la Vigilia di Natale per mangiare succosi e morbidi bocconcini alla siciliana.
Consigli finali
Sarebbe meglio cuocerlo con un leggero anticipo rispetto alla cena, magari di mattina, per farlo riposare e insaporire per bene.
Prima di servirlo, dobbiamo scaldare nuovamente e dopo aver impiattato possiamo impreziosire con del prezzemolo fresco tritato.
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