Tutti parlano di colesterolo alto e di come tenerlo a bada, ma pochi si preoccupano di un altro valore altrettanto importante. Che non si deve superare o dovremmo iniziare a preoccuparci. Per scoprire a che punto siamo basta fare un esame. Ed ecco quali cibi dobbiamo evitare per abbassare subito il suo livello e non correre rischi.
Purtroppo, dopo i 50 anni, il nostro corpo inizia a lavorare inceppandosi, di tanto in tanto. Non è più, come una volta, quando tutto funzionava come un orologio e non facevamo un esame del sangue neanche a morire. Ci sentivamo invincibili e immortali e nulla sembrava minacciare la nostra salute. Già dopo gli “anta” abbiamo sperimentato, su di noi, il famoso adagio che dice “dopo la quarantina, un dolore ogni mattina”. In effetti, il nostro corpo aveva iniziato a darci qualche segnale sugli anni accumulati, ma è, soprattutto, dopo i 50 che la situazione rischia di precipitare. Non a caso, lo Stato ci manda a casa degli screening gratuiti da fare per tenere sotto controllo l’insorgere di tumori.
Il colesterolo è uno dei valori importanti da tenere sotto controllo per evitare l’insorgere di certe patologie
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Tanto che, ormai, quando incontriamo per strada gli amici parliamo del valore del colesterolo, argomento del quale, siamo diventati tutti esperti. Nostro malgrado, perché basta un esame del sangue di controllo per vedere che il suo valore è improvvisamente volato alle stelle. Neanche fosse un’azione in crescita.
Al punto da correre subito ai ripari. Ad esempio, la scienza indica un’ora precisa nella quale dovremmo cenare, senza sgarrare sul tempo. E andando a comprare alimenti, che costano solo 1 euro, ma preziosi per farcelo abbassare. Insomma, l’alimentazione è fondamentale.
Oltre al colesterolo cattivo ci sono altri valori che vanno tenuti sotto controllo, come questo
Però, verrebbe da dire, altro che colesterolo alto, dopo i 50 anni c’è un altro valore, del quale pochi parlano, ma altrettanto importante. Ed è quello dei trigliceridi. Che, come ricorda l’Humanitas, sono grassi presenti nel sangue, accumulati come riserva energetica. In pratica, l’organismo converte grassi e zuccheri ingeriti in trigliceridi.
Se, però, ingeriamo quantità superiori al fabbisogno, ovviamente il valore dei trigliceridi sarà più elevato. E non c’è da scherzare perché, come ricordano dall’Humanitas, sono un fattore di rischio per malattie cardiovascolari. Tra queste, potrebbero far insorgere aterosclerosi, infarto cardiaco e ictus.
Altro che colesterolo alto, dopo i 50 anni controlla il valore dei trigliceridi e corri ai ripari
Se, con l’esame che si fa anche rapidamente in farmacia (ti pungono il dito e dopo pochi minuti hai l’esito) il valore è 150, sei a posto. Tra 150 e 200 mg/dl sono “al limite”. Oltre i 200 è alto. In ogni caso, il rischio cardiovascolare va valutato insieme ai valori del colesterolo.
Che fare in caso di trigliceridi alti? Partiamo dalla alimentazione. No a superalcolici, zuccheri, dolci, bevande zuccherate, frattaglie, insaccati, latte e yogurt intero, maionese, formaggi grassi. Così come prodotti da forno dove c’è scritto grassi vegetali, fast food, mostarda. Via libera a pesce, pasta integrale, carne bianca, affettati senza grasso, formaggi freschi con pochi grassi, legumi. E fare esercizio fisico, a cominciare dalle camminate.