Cucinare gli ortaggi è sempre un problema. A molti non piace il gusto dei peperoni, altri odiano i cetrioli. Le melanzane fanno benissimo alla salute, ma hanno una consistenza che non piace a tutti, e le zucchine sono troppo dolci per altri. Insomma, ogni volta che c’è da preparare un piatto con questi ingredienti, parte lo sconforto. Eppure c’è un ortaggio che è ancora più divisivo: la cipolla. Molti la trovano una grande prelibatezza, tanti non riescono a digerirla. C’è però un trucco: altro che caramellata la cipolla si cucina stufata così. Serve però una particolare varietà di questo ortaggio: la cipolla bianca di Isernia.
Molto rinomata nella cucina gourmet ma anche in quella tradizionale, questa versione si contraddistingue per una forma più schiacciata e un sapore dolce particolarmente gradevole. In Molise si cucina così per fare la tradizionale cipollata. Un piatto davvero unico che possono gustare anche i vegetariani, in quanto non contiene carne. La preparazione si tramanda da famiglia a famiglia, da madre in figlia, ma quella basilare verrà esposta tra breve.
Altro che caramellata la cipolla si cucina stufata con questa ricetta
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Ecco dunque gli ingredienti per quattro persone.
- 1,5 kg di cipolla bianca di Isernia;
- 6 uova intere;
- 200 gr di caciocavallo stagionato grattugiato, o di parmigiano reggiano;
- abbondante prezzemolo tritato;
- 6 cucchiai di olio extravergine di oliva;
- 6 fette di pane di casa raffermo;
- sale q.b.
Questa ricetta tradizionale si cucina nelle case isernine da sempre, e riesce davvero a esaltare il gusto della cipolla bianca locale. Nella sua semplicità sa essere un piatto unico gustosissimo, ma anche un perfetto secondo. Le uova non sono fritte, perciò saranno più facilmente digeribili. Come si può vedere, sono tutti ingredienti contadini, semplici, facili da reperire e a basso costo. Per chi non può acquistare la cipolla isernina, si può provare a sostituire con una varietà dolce: ma il risultato garantito sarà solo con quella originale. Una scusa in più per visitare il Molise!
Per non mangiarla a crudo meglio cucinarla così in padella
Iniziamo col tagliare a fette sottili le cipolle. Metterle in un tegame con l’olio e farle leggermente appassire. Aggiungere, poi, una tazza di acqua, il prezzemolo e il sale. Farle cuocere a lungo, coperte e a fuoco molto lento. La cipolla bianca di Isernia ha una caratteristica: la morbidezza, quindi finirà per spappolarsi in una sorta di crema grezza. Nel frattempo, in una terrina sbattere le uova e amalgamarle col formaggio grattugiato. Unire nel tegame con le cipolle già cotte, mescolando rapidamente con un cucchiaio di legno finché le uova si saranno rapprese. Preparare i piatti con il pane raffermo, tostato e tagliato a dadini. Versare la cipollata brodosa sui crostini così pronti.
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