Il pesce si divide in così tante varietà ittiche che è difficile conoscerle tutte. Quando si va a comprare al mercato o in pescheria, si finisce per scegliere sempre le solite specie. I molluschi, come calamari e gamberi, sono i preferiti per il loro sapore dolce e sono facili da cucinare. Poi tra i più amati abbiamo il pesce spada, la cernia, il tonno e il salmone. Tutti pesci dal sapore divino, ma spesso molto costosi e delicati. Basta poco per rovinarne la carne con una cottura eccessiva o un condimento sbagliato.
I pesci più piccoli, invece, sono maggiormente impiegati per preparare i fritti misti e accompagnano moscardini, gamberetti, seppioline, alici. Eppure, pochi conoscono e acquistano la varietà di cui parleremo tra poco. É un’alternativa a triglie e sarde questo pesce economico ma dal sapore eccezionale. Tipicamente diffuso nello stretto di Messina, sembra essere un parente stretto dell’aguglia ma anche dell’acciuga. In Sicilia viene cucinato secondo una ricetta tipica che unisce il gusto dell’agrodolce a quello del mare. Ma prima di scoprire la ricetta, vediamo di che pesce stiamo parlando.
Alternativa a triglie e sarde, questo pesce che costa pochissimo è ricco di proteine, Omega 3 e regala fritti croccanti e deliziosi
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Il nome scientifico è somberesox saurus, ma è comunemente conosciuto come costardella. Il corpo di questo pesce di piccola taglia è allungato e leggermente schiacciato ai lati. Come per il pesce spada o l’aguglia, ha la parte inferiore della bocca leggermente allungata che termina con un piccolo spadino. Di colore blu/verde, è un perfetto rappresentante della categoria del pesce azzurro. Come le sardine, la costardella si muove in banchi e viene pescata grazie a grandi reti. Adatto a chi odia le spine, perché la sua lisca è unica e si estrae facilmente.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali di questo pesce, la costardella fornisce un apporto di proteine davvero generoso (23,2% per 100 g). Inoltre, è ricca di Omega 3 e grassi buoni. La pesca di costardelle si apre proprio a giugno e termina a ottobre. Quindi è il periodo migliore per portarla in tavola e, se amiamo il fritto, possiamo seguire questa preparazione. Ci servono:
- 20 costardelle;
- 2 cipolle rosse;
- farina;
- scorza di limone;
- aceto bianco;
- olio EVO.
Iniziamo a sbucciare le cipolle e a tagliarle a fette non troppo sottili. Immergiamole in una ciotola piena d’acqua, un bicchiere d’aceto bianco e 1 cucchiaino di sale marino. Chiediamo alla nostra pescheria se è possibile farci pulire il pesce eviscerandolo e togliendo la testa. A questo punto, riempiamo una padella di olio EVO, impaniamo le costardelle con farina condita con sale e scorza di limone e friggiamole. Preleviamo il pesce, mettiamolo ad asciugare su carta assorbente e serviamolo caldo accompagnato dalle cipolle scolate.
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