Un focus per capire cosa significa l’allerta degli Stati Uniti per i pacchetti di semi inviati a domicilio dalla Cina.
La notizia sta facendo, in breve, il giro del mondo. Questo a seguito della miriade di segnalazioni da parte dei comuni cittadini che si vedono recapitare a casa delle bustine, mai richieste né tantomeno pagate, di semi di piccolo formato. Ed infatti è proprio sul contenuto di queste bustine che sono scattate le prime indagini. Vediamo quindi di capire cosa c’è dietro l’allerta degli Stati Uniti per i pacchetti di semi inviati a domicilio dalla Cina.
Il comunicato americano
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Per evitare notizie di seconda mano, siamo andati direttamente alla fonte americana per cercare di saperne di più su questi “pacchetti dono”, quantomeno all’apparenza. L’USDA, val a dire l’ “United States Department of Agricolture” in data 12 agosto 2020 ha scritto di essere a conoscenza di questo invio massiccio di pacchetti di semi mai ordinati dalle persone. Le infagini sono ancora in corso, ma sappiamo che i semi si qualificano come “sospetti” e di provenienza cinese, stando alle etichette apposte sulle buste.
Allerta degli Stati Uniti per i pacchetti di semi inviati a domicilio dalla Cina: i consigli del Dipartimento dell’Agricoltura
Le dritte dell’USDA indirizzate a chiunque riceva un pacchetto di semi non richiesto, sono le seguenti. Vale a dire: prendere immediatamente contatto con i propri funzionari statali di settore o con il direttore sanitario. I cittadini sono, altresì, tenuti a trattenere i semi e la confezione, inclusa ovviamente l’etichetta di spedizione. Questo, almeno, fino a quando qualche incaricato statale non prenderà contatto con i diretti interessati con ulteriori istruzioni. Altro ammonimento è di non piantare, in nessun caso, questi semi, ad oggi, di origini sconosciute.
Attenti alla truffa dei pacchetti di semi inviati a domicilio dalla Cina
La comunicazione prosegue poi con questo preciso tenore. Fatte salve le precauzioni, di cui sopra, la vicenda tutt’ora al vaglio degli inquirenti, potrebbe avere gli estremi di una “truffa spazzatura“. Vale a dire di un reato in cui le persone ricevono articoli mai richiesti da un venditore che poi pubblica false recensioni dei presunti clienti. Il tutto finalizzato ad una logica di potenziamento delle vendite.
Comunque, allo stato dei fatti, L’USDA sta continuando in questa opera di raccolta di pacchetti di semi dai destinatari. Il fine, com’è ovvio, è quello di testare il contenuto per valutarne le eventuali conseguenze per il settore dell’agricoltura e dell’ambiente in genere. Tra le mission dell’USDA vi rientrano anche tutti gli atti, di carattere preventivo, volti al blocco degli ingressi illegali di sementi proibite. Il tutto nell’ottica di contrastare attività di contrabbando agricolo e promuovere la conformità delle prassi commerciali.
Vademecum
In attesa di saperne di più, il monito che resta valido per tutti, al di là dei confini geografici è di non aprire, né tantomeno utilizzare il contenuto delle bustine sospette. Per cui, in caso di ricezione in qualsiasi forma di questi pacchetti, tenere intatta la confezione in modo che resti visibile l’etichetta e la provenienza. Senza esagerati allarmismi, se qualcuno ha pensato d’inviare a pioggia queste bustine, un interesse di qualche natura, deve pur averlo. Ecco il perché dell’allerta degli Stati Uniti.