Alle Poste c’è un nuovo buono fruttifero postale a 6 anni con interessi crescenti e bastano 50 euro per sottoscriverlo

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Il 2022 è l’anno dell’inflazione e quindi del rialzo dei rendimenti. Avere soldi cash sul conto è diventato un lusso da ricchi, considerato che tra il 2022 e il 2024 l’inflazione si mangerà molto potere d’acquisto. Non lo diciamo noi, ma sono le proiezioni della BCE: 6,8% di inflazione attesa nel 2022, 3,5% nel 2023 e 2,1% nel 2024.

Tradotto vuol dire che 10mila euro depositati il 1° gennaio 2022 potrebbero valere 8.700-8.800 euro a dicembre 2024. Un disastro finanziario in appena 3 anni e peraltro con il proprio consenso (la preferenza per liquidità è una libera scelta).

Alle Poste c’è un nuovo buono fruttifero postale a 6 anni con interessi crescenti e bastano 50 euro per sottoscriverlo

Premesso ciò, osserviamo che Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha emesso un nuovo buono fruttifero postale a 6 anni. Ricordiamo che i buoni sono emessi da CDP, una finanziaria controllata dal MEF, mentre Poste si occupa solo di distribuirli presso i risparmiatori. Vediamo quali sono i punti salienti della nuova offerta.

Il prodotto in questione è il “Buono 3×2”, dura complessivamente 6 anni e gode della garanzia dello Stato. Non ha costi di sottoscrizione, gestione e rimborso, sia finale che anticipato. I buoni, infatti, si possono riscattare in qualunque momento del periodo di maturazione. Il titolare riceve i soldi investiti maggiorati degli interessi del triennio realmente concluso.

Sempre a proposito di costi vanno dette altre cose:

  • la tassazione sugli interessi attivi è agevolata ed è pari al 12,50%;
  • sono esenti da imposta di successione;
  • si applica l’imposta di bollo (và allo Stato) se il valore complessivo dei buoni detenuti supera la soglia dei 5mila euro.

Vediamo i rendimenti

Alle Poste c’è un nuovo buono fruttifero postale da non perdere. Per sottoscrivere il titolo ci si può recare in uno degli uffici della rete postale o procedere in autonomia, via web e app BancoPosta. Ovviamente l’operatività in remoto è ammessa agli utenti abilitati ai servizi dispositivi online. Il titolo è sottoscrivibile per importi a partire da 50 euro e relativi multipli.

Veniamo infine al capitolo rendimenti. Il buono prevede 2 sole finestre triennali e quindi 2 tassi differenti. Vale a dire lo 0,20% lordo dal 1° al 3° anno e lo 0,80% lordo dal 4° al 6° anno. Pertanto il rendimento annuo lordo a scadenza è dello 0,50%.

Quanto rendono 10mila euro su questo buono?

Si tratta di rendimenti inferiori a quelli dei titoli di Stato, che sulle stesse scadenze offrono rendimenti maggiori. Ad esempio il BTP a 4 anni rende circa il 2,46% netto annuo (ai prezzi di chiusura di venerdì 10 giugno).

Il confronto in termini di tempo e rendimenti non regge, anche se il titolo di Stato offre la certezza del capitale solo a scadenza. Questa circostanza, invece, non si verifica mai con i buoni postali che restituiscono sempre il 100% del capitale investito. La certezza del capitale è un vantaggio per il risparmiatore per la quale c’è un prezzo da pagare in termini di minori rendimenti.

Infine abbiamo sfruttato il simulatore sul portale di Poste per vedere quanto rendono 10mila euro su questo buono. Il montante finale sarebbe pari a 10.265,81 euro, senza considerare l’imposta di bollo, da calcolare secondo la normativa vigente.

Ecco che alle Poste c’è un nuovo buono fruttifero postale a sei anni e interessi crescenti che rappresenta un ottimo investimento.

Approfondimento

Non tutti sanno che alle Poste è possibile verificare se esistono buoni fruttiferi postali intestati o cointestati a proprio nome

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