Giuseppe Conte, ex premier e leader del Movimento 5 Stelle, oltre ad essere contrario alla riforma del reddito di cittadinanza, teme il disastro sociale. A causa della revisione della misura che è stata varata dal Governo italiano di centrodestra che è guidato dalla premier e leader di Fdi Giorgia Meloni.
Il passaggio dal 2022 al 2023, per il reddito di cittadinanza, sarà l’inizio della fine. E questo perché, dopo una fase di transizione, che durerà proprio dodici mesi, il Governo di centrodestra punta all’abolizione della misura a partire dal 2024.
In più, dal prossimo anno i percettori occupabili dovranno scordarsi di prendere il sussidio per diciotto mesi di fila, con la possibilità di un ulteriore rinnovo. In quanto l’erogazione durerà giusto 7-8 mesi. Dopodiché, con la contestuale sospensione del beneficio economico, sarà praticamente obbligatorio trovarsi un lavoro.
Detto questo Giuseppe Conte, ex premier e leader del Movimento 5 Stelle, è fortemente contrario alla revisione del reddito di cittadinanza. Ed ai giornalisti, inoltre, ha dichiarato di temere disordini sociali.
Allarme reddito di cittadinanza a partire dal 2023, ecco cosa potrebbe accadere
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Di conseguenza, resta da vedere, per la misura, cosa accadrà nella seconda metà del 2023 quando inizieranno a scattare le sospensioni. Al riguardo si stima che siano ben 600.000 i percettori che rischiano di vedersi tolto il beneficio economico. Con il Governo italiano che poi a questi cittadini dovrà per forza dare delle risposte.
Ovverosia il necessario supporto alla formazione ed alla riqualificazione professionale al fine di trovare un lavoro. Altrimenti la sospensione del sussidio, senza politiche per il lavoro che siano efficaci, sarà solo tale da far aumentare nel nostro Paese il numero di famiglie in povertà.
Quindi, per ora è allarme reddito di cittadinanza. Sebbene ci sia anche da dire che, nel Pacchetto Famiglia del Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni, ci sono misure alternative per le famiglie più bisognose. Come, su tutte, la cosiddetta Carta risparmio spesa che è una riproposizione della social card.
Come cambierà il sussidio dal 2022 al 2024, passando per il 2023
Dal 2024, come sopra accennato, il reddito di cittadinanza sparirà. Nel senso che, prima di tutto, cambierà nome.
E dovrebbe diventare una sorta di reddito di sussistenza da riconoscere solo ed esclusivamente a tutte quelle persone che non possono lavorare. Anche perché, su questo punto, non solo Fdi, ma anche la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi sono compatti. In linea con quanto peraltro già promesso nel corso della campagna elettorale.