Quasi 3.000 contagi in un solo giorno e paura in Campania. Allarme coronavirus oggi in Italia, in quanto i contagi rilevati sono stati per la precisione ben 2.844. Sono infatti i casi di positività al Covid-19 in un solo giorno in accordo con l’ultimo bollettino.
Da cui è emerso pure che è la Campania la regione capofila. Con 401 casi di positività ai tamponi. Una situazione preoccupante in Campania che ha portato nei giorni scorsi il presidente Vincenzo De Luca a dichiarare cosa? Di essere pronto a chiudere tutto se la curva del contagio dovesse continuare a salire.
Allarme coronavirus oggi in Italia, ma ci sono pure due regioni a zero contagi
Dal bollettino odierno è pure emerso questo. Che nelle ultime 24 ore i decessi con o per il coronavirus sono stati 27. Mentre il numero dei tamponi giornalieri, a quota 118.932, è in lieve calo. Rispetto ai 120.301 della vigilia.
Dopo la Campania, il maggior numero di casi di contagio, con 393, si registra nella regione Lombardia. E poi a seguire il Piemonte con 279, il Veneto con 276 ed il Lazio 261. In mezzo a tante brutte notizie da segnalare zero contagi oggi in due regioni italiane. Nelle ultime 24 ore. Ovverosia in Valle d’Aosta e nella regione Molise.
Il Governo italiano esclude un nuovo lockdown, ma c’è attesa per il prossimo dpcm
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Allarme coronavirus oggi in Italia, quasi 3.000 contagi in un solo giorno e paura in Campania. Mentre il governo italiano, nonostante tutto, continua a confermare che l’Italia non rischia un nuovo lockdown generalizzato. In ogni caso la risalita dei contagi porterà il Governo Conte II a prorogare lo stato di emergenza. Così come con il prossimo dpcm è probabile il ripristino di restrizioni su tutto il territorio. A partire dalle limitazioni sul numero di spettatori che sono ammessi per gli eventi all’aperto. Ed anche e soprattutto per gli eventi al chiuso.
Intanto alcune regioni si sono già mosse. Come il Lazio e la regione Basilicata. Dove anche all’aperto scattano le ordinanze. Quelle per ripristinare l’obbligo di indossare la mascherina. Chi non lo fa sarà multato. E comunque sono esentati dall’obbligo i bambini di età inferiore ai 6 anni. Esenzione pure per chi svolge attività motoria. E per i disabili con incompatibilità all’uso del dispositivo di protezione.