All’apertura della successione spettano anche a questi familiari 1.550 euro dall’Agenzia delle Entrate come detrazione

detrazioni fiscali

Il momento della dipartita della persona cara richiede di assolvere ai diversi obblighi burocratici e fiscali che prevede la legge. A volte ad occuparsene è un chiamato all’eredità, come un figlio, il coniuge o un genitore. In altri casi il compito spetta ad un familiare differente o ad una persona con la quale l’estinto non aveva un diretto grado di parentela.

Chiunque si faccia carico di alcune specifiche spese, ha la possibilità di richiedere una detrazione in fase di presentazione della dichiarazione dei redditi. Infatti, all’apertura della successione spettano anche a questi familiari 1.550 euro dall’Agenzia delle Entrate come detrazione.

Quali adempimenti sono necessari alla morte della persona cara

Perdere una persona cara rappresenta un vero e proprio strappo emotivo che richiede tempo per l’elaborazione di un simile evento. Alcuni studiosi hanno ad esempio spiegato quanto tempo ci vuole per riprendersi dalla solitudine e dal dolore del lutto. In questi momenti sembra difficile la ripresa, ma spesso la routine quotidiana può aiutare a rimettersi in carreggiata. Nell’ambito del diritto successorio e tributario i primi adempimenti da assolvere riguardano la successione dei beni in eredità e le eventuali detrazioni fiscali. A proposito di queste ultime, un recente chiarimento dell’Agenzia delle Entrate ha fatto luce sui possibili beneficiari che possono richiedere le detrazioni per spese funebri.

All’apertura della successione spettano anche a questi familiari 1.550 euro dall’Agenzia delle Entrate come detrazione

Quando si pagano le spese funerarie, è possibile ottenere una detrazione fiscale IRPEF del 19% su un importo di spesa massimo pari a 1.550 euro. Questo è quanto prevede l’articolo 15, comma 1, lettera d, del D.P.R. n. 971/1986. In base a quanto chiarisce l’Agenzia delle Entrate in una risposta a quesito, tale detraibilità è applicabile a qualunque soggetto che sostiene effettivamente la spesa. Essa, dunque, prescinde l’eventuale vincolo di parentela o ereditario con l’estinto. La condizione necessaria affinché tale beneficio sia applicabile interessa la tracciabilità dei pagamenti.

Chi si occupa di pagare articoli funebri, trasporto e sepoltura della salma e simili, può richiedere la detrazione a patto che paghi con mezzi tracciabili.

In questo caso è necessario indicare l’onere sostenuto in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi. Il limite di spesa detraibile di 1.550 euro vale per decesso e non per periodo di imposta. Inoltre, esso si applica per intero con redditi non superiori a 120.000 euro. Dunque, che sia un parente stretto, un erede o altra persona cara al defunto, la detrazione spetta a chi effettivamente sostiene le spese funerarie.

Approfondimento

Attenzione a non buttare questi documenti per ottenere il rimborso IRPEF di 1.550 euro per spese funebri

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