Nel prossimo Decreto Fiscale potrebbero essere inseriti non uno, ma ben tre provvedimenti di sanatoria delle cartelle esattoriali. Infatti quello che si accinge a fare il nuovo esecutivo potrebbe essere una sanatoria senza precedenti, capace di cancellare davvero la situazione debitoria di milioni di famiglie e contribuenti. Tre interventi che richiamano a vecchie misure già negli anni introdotte nel meccanismo fiscale. Ma senza limiti e vincoli che ne hanno ridotto la loro portata. Tre diverse misure che vanno nella direzione di dare il massimo sostegno possibile a quei contribuenti che hanno cartelle esattoriali che non riuscivano a pagare prima e che a maggior ragione non riescono a pagare oggi con tutta la grave crisi che c’è. Ecco uno per uno quali sono i tre interventi e a chi si rivolgono sia come platea dei beneficiari che come tipologia di debito.
All’Agenzia delle Entrate solo il 20% della cartella resterà da pagare col nuovo saldo e stralcio
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Anni fa fu introdotto uno strumento che agevolava i contribuenti indebitati che avevano anche problematiche di natura reddituale e patrimoniale che non permettevano loro di saldare le pendenze. Il provvedimento si chiamava saldo e stralcio, e consentiva a determinate categorie di persone di vedersi ridurre l’ammontare di una cartella, finendo con il pagare solo una minima percentuale del totale dovuto.
Il tutto collegato all’ISEE dei diretti interessati, perché tanto più basso era l’ISEE tanto più sconto godevano i contribuenti. E di un nuovo saldo e stralcio si parla adesso per la prossima Legge di Bilancio. Per le cartelle di importo compreso tra 1.000 e 2.000 euro ci sarebbe questa nuova possibilità, che consentirebbe di saldare la situazione godendo dell’80% di sconto. In parole povere ai contribuenti verrebbe concessa la possibilità di pagare solo il 20% della cartella. E chi era debitore per 2.000 euro, con il nuovo saldo e stralcio pagherà solo 400 euro. Non si sa ancora se ci sarà di nuovo un collegamento all’ISEE, ma al momento sembra di no, estendendo la facoltà alla generalità delle cartelle in questa forbice di importo.
Azzeramento delle cartelle sotto i 1.000 euro
Pagare all’Agenzia delle Entrate solo il 20% della cartella è un valido aiuto. E si parte da cartelle da 1.000 euro. E quelle più basse? Una domanda senza dubbio lecita, ma che ha nel condono totale la sua risposta. Insieme al saldo e stralcio e alla rottamazione delle cartelle anni fa fu introdotta la cancellazione di tutti i debiti di importo fino a 1.000 euro se divenuti ruolo entro il 2010. Un colpo di spugna vero e proprio alle cartelle più obsolete.
L’obiettivo mai nascosto ma parallelo al sostenere i debitori era quello di alleggerire il magazzino crediti dell’Agenzia delle Entrate. Crediti troppo vecchi e potenzialmente non più esigibili per la stragrande maggioranza dei casi. Adesso si parla di una nuova cancellazione, ma senza limiti. Tutte le cartelle fino a 999 euro verrebbero cancellate, finendo con il produrre un anno zero per questa tipologia di debito dei contribuenti, con congelamento dei rischi di pignoramenti, fermi e confische.
Annullati interessi e sanzioni ma ecco una penalità del 5% dell’importo della cartella
Probabilmente la ribattezzeranno rottamazione delle cartelle quater, anche perché si tratta di un provvedimento che prevede un rientro rateale del debito, anche in 120 rate. Ma a differenza dei vecchi provvedimenti di rottamazione, che prevedevano il rientro rateale dei debiti scontato su sanzioni e interessi, questo nuovo imporrebbe di pagare l’ammontare del tributo o della tassa non versati. Maggiorato di una sorta di penale una tantum del 5%. E la misura riguarderebbe le cartelle più alte di 2.000 euro. Cioè quante non rientrano nel saldo e stralcio e non finiranno per l’essere cancellate d’ufficio.
Come funzioneranno le domande
A provvedimento varato e a strumenti in vigore, saranno gli interessati a dover presentare domanda al Fisco. Escludendo la cancellazione d’ufficio delle cartelle al di sotto dei 1.000 euro, che come tali non prevedono adempimenti da parte degli indebitati, le altre due sanatorie dovrebbero poter essere richieste come al solito. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, ci dovrebbero essere le modulistiche da utilizzare. E le richieste saranno inviate telematicamente autenticandosi con lo SPID, la CIE o la CNS all’ara riservata del cittadino sul portale istituzionale del concessionario alla riscossione. Probabilmente andrà come con le vecchie sanatorie. Il concessionario metterà a disposizione dell’interessato l’elenco dettagliato dei debiti a suo carico, distinti in base alla sanatoria dove possono essere inseriti.