Il mese di marzo dei mercati finanziari italiani è stato caratterizzato da un movimento in tre tempi. Fase laterale nei primi 10 giorni, forte discesa dal 10 al 20 marzo e ripresa al rialzo negli ultimi 10 giorni del mese. A conclusione di questo triplice movimento il saldo mensile del Ftse Mib è stato negativo per poco più dell’1%. L’aspetto interessante, però, è il recupero di circa il 10% rispetto ai minimi mensili. Nonostante il mese sia stato alla fine dei conti a somma (quasi) zero per il Ftse Mib, per alcune azioni le cose sono andate diversamente. Alla chiusura di marzo quali azioni hanno guadagnato e perso più del 20% sul Ftse Mib? Sostanzialmente abbiamo due gruppi. GVS, Salcef Group e Webuild che hanno guadagnato oltre il 20%. Viceversa, El.En e Banca MPS hanno perso oltre il 20%.
Alla chiusura di marzo quali azioni hanno guadagnato oltre il 20%: il caso GVS
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Il titolo GVS (MIL:GVS) ha chiuso la seduta del 31 marzo a quota 6,14 €, in rialzo dell’1,91% rispetto alla seduta precedente.
Il titolo è ottimamente impostato con tutti gli indicatori impostati al rialzo. Ci sono, quindi, tutti i presupposti affinché il rialzo possa continuare anche nelle prossime settimane.
Tuttavia, c’è un ostacolo molto importante che va superato per continuare a correre al rialzo e si trova in area 6,5 €. Oltre questo livello, infatti, le quotazioni potrebbero lanciarsi verso l’obiettivo più probabile in area 8,8 €.
Lo scenario rialzista potrebbe andare in crisi nel caso di chiusure settimanali inferiori a 5,065 €.
Chi invece ha perso oltre il 20%? Il caso El.En
Il titolo El.En (MIL:ELN) ha chiuso la seduta del 31 marzo in rialzo dello 0,25% rispetto alla seduta precedente, a quota 12,03 €.
Nelle prossime settimane le quotazioni di El.En dovranno affrontare una prova molto importante. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni si stanno avvicinando al livello 11,24 € che nei mesi scorsi ha sempre frenato la discesa dei prezzi. La sua tenuta, quindi, potrebbe favorire un altro rialzo. In caso contrario il titolo potrebbe sprofondare verso i minimi in area 4,5 € visti l’ultima volta ai tempi della pandemia.
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