Alcuni non ci pensano ma sono questi i costi previsti per le case a 1 euro sparse per l’Italia

ristrutturazione

Negli ultimi anni le iniziative delle case a 1 euro si sono moltiplicate in tutto lo stivale e in alcuni Paesi d’Europa. Si tratta di un prezzo simbolico per appropriarsi di un immobile generalmente storico. Ma davvero non dovremo sborsare più di così? In realtà ci sono altri costi che dovremmo necessariamente sostenere per accaparrarci l’immobile e per poterlo sfruttare. Non si tratta di un imbroglio, solamente dei costi obbligatori per poter sfruttare questo incredibile sconto.

Perché esistono le case a 1 euro?

Siamo abituati a pensare che quando una cosa è troppo economica probabilmente dietro c’è qualche fregatura. In realtà, le case a 1 euro esistono per un motivo molto semplice. Si tratta di immobili non utilizzati dai loro proprietari e che non hanno intenzione di farlo. Ciò vuol dire che pagherebbero le tasse per tenere un bene che non usano. Allora, cedono le proprie case alle amministrazioni, che a volte decidono di venderle a un prezzo simbolico. Decidono di farlo per attirare nuove persone in centri a volte svantaggiati e affetti da spopolamento. Dall’altro lato, l’acquirente potrà usufruire di uno sconto considerevole. Insomma, in questo scenario tutti dovrebbero vincere. Prima di acquistare, però, dovremmo considerare una serie di costi aggiuntivi.

Alcuni non ci pensano ma sono questi i costi previsti per le case a 1 euro sparse per l’Italia

Ovviamente, quando acquistiamo una nuova casa dobbiamo affrontare dei costi che vanno al di là del prezzo dell’immobile. Ad esempio, potrebbe essere necessario pagare i servizi di commercialisti, avvocati e notai. Per non parlare delle spese di registrazione, accatastamento, volture ed eventualmente del cambio di residenza. Se invece la casa acquistata risulta come seconda, dovremmo pagare le relative tasse.

Però, l’aspetto più importante a cui fare attenzione è lo stato dell’immobile. Infatti, uno dei motivi per cui i precedenti proprietari hanno deciso di disfarsene, potrebbe riguardare gli eccessivi costi di ristrutturazione. Capita spesso che questi siano immobili tutt’altro che recenti e che a volte richiedano interventi importanti. Ecco perché è di primaria importanza fare una valutazione dell’immobile prima di acquistarlo. Possiamo avvalerci di consulenti commerciali, legali e di edilizia e possiamo chiedere i preventivi di ristrutturazione.

In questo modo, sapremo a cosa stiamo andando incontro. Infatti, a volte i costi di ristrutturazione possono anche raggiungere i prezzi di un immobile “nuovo” di una cittadina media. Senza contare che spesso l’acquisto a 1 euro prevede delle clausole imposte dall’amministrazione. Di solito poi ci sono dei criteri specifici da rispettare per la ristrutturazione, anche se possono non essere i più economici. Altre volte, il comune potrebbe richiedere una polizza fideiussoria di 5.000 euro come garanzia. Ecco perché dovremmo studiare il bando in ogni sua parte e confrontarci con l’amministrazione per avere ulteriori dettagli.

Alcuni non ci pensano, ma questi sono gli step necessari per fare un investimento intelligente e sfruttare le occasioni giuste.

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