I lavoratori autonomi stanno pagando a caro prezzo la pandemia del coronavirus. Lo Stato ha dato un aiuto, le Regioni nei limiti del possibile hanno fatto qualcosa in più. Ma non tutti sanno che alcuni liberi professionisti non devono farsi scappare questa opportunità. Con l’aiuto degli Esperti di ProiezionidiBorsa abbiamo indagato sugli ultimi sostegni messi in campo a livello regionale. Partiamo dal Nord per poi virare verso il Mezzogiorno.
La Regione Lombardia tende la mano
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La Giunta della Lombardia ha messo in campo un piano di 167 milioni di euro. Determinate imprese e lavoratori autonomi hanno la possibilità di richiedere un indennizzo per via delle restrizioni. I lavoratori autonomi con partite iva individuali attive alla data della domanda di contributo non iscritti al Registro delle Imprese hanno a disposizione 14 milioni di euro. Il contributo concesso è di 1.000 euro una tantum.
Requisiti da rispettare
Il contributo a fondo perduto a titolo di indennizzo è senza vincolo di rendicontazione delle spese connesse. Alcuni liberi professionisti non devono farsi scappare questa opportunità.
Logicamente i professionisti devono certificare di svolgere l’attività professionale in uno dei Comuni della Lombardia. Un altro requisito da rispettare è il seguente: i professionisti devono certificare un calo di fatturato di almeno un terzo. Il periodo da prendere in considerazione è marzo-ottobre 2020 rispetto allo scorso anno.
Cosa succede nel caso in cui un professionista ha avviato la propria attività dal primo gennaio 2019? La Regione ha deciso di non far valere il requisito prima enunciato. Come detto, non tutti i liberi professionisti possono ottenere il contributo a fondo perduto, perciò meglio prendere visione del regolamento presente sul sito della Regione Lombardia.
In Valle d’Aosta regole diverse
I liberi professionisti valdostani sono più fortunati. Infatti possono aderire al contributo a fondo perduto sia gli iscritti alle casse private che all’INPS. I professionisti devono rispettare i seguenti requisiti: contrazione del fatturato e dei corrispettivi di almeno il 40%. Questa flessione va sul trimestre 2020 (marzo aprile e maggio oppure giugno, luglio e agosto), rispetto ai periodi corrispondenti dell’anno precedente. Per chi ha iniziato l’attività nel 2020 non ci sono ostacoli, il contributo spetta. La Regione Valle d’Aosta ha scelto di concedere il contributo in misura forfetaria, da euro 3.000 a euro 7.500 in base alla classe di fatturato di riferimento.
La Calabria pensa ai lavoratori autonomi
La Regione Calabria ha scelto di aiutare determinati liberi professionisti con un contributo di 1.500 euro. Il professionista deve avere un fatturato che non supera i 60mila euro ed esercitare l’attività in via esclusiva. Anche in questo caso alcuni liberi professionisti non devono farsi scappare questa opportunità. Infatti, il contributo a fondo perduto non è per tutti i lavoratori autonomi.