È in partenza un grande programma di riqualificazione urbana dell’Italia. Un programma che vede un grande impiego di risorse, di competenze e di responsabilità. Grazie ai fondi europei in arrivo, saranno riqualificati non meno di 10 mila alloggi e 800 mila metri quadri di spazi pubblici. Ecco cosa prevedrà il Pinqua, il programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Con priorità per la riqualificazione delle periferie e i quartieri di case popolari.
Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Enrico Giovannini ha portato, alla conferenza Stato-Regioni-Città di giovedì, il pacchetto dei primi 159 progetti prescelti, che si divideranno 2,8 miliardi di fondi del PNRR e altri 21 milioni di euro di residui di fondi nazionali. Di questo e altro si parlerà oggi a Bari al Congresso degli oltre 8.000 professionisti aderenti ad Asso Ingegneri e Architetti. La convention avrà come media partner le nostre pagine di Attualità e la nostra testata ProiezionidiBorsa.
Fondi ripartiti tra tutte le Regioni
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Al via la riqualificazione urbana dell’Italia con investimenti per 2,8 miliardi di euro del PNRR. Il Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare), partirà presto con l’assegnazione delle risorse. Per le quali si ha già una dettagliata ripartizione sul territorio, regione per regione, comune per comune. Ma sarà davvero possibile avviare un modello virtuoso di collaborazione fra Ministero, Regioni e Comuni? Il ministro Giovannini vuole anche attenzione a tutti gli elementi di sostenibilità delle opere, compresa la sostenibilità ambientale. Il piano e il meccanismo di selezione dei progetti, che erano 290 per un valore di 4.5959 milioni, è andato avanti con 271 progetti approvati per un valore di 4.266 milioni. Otto sono quelli ad alto rendimento (da 655 milioni) con interessanti sperimentazioni. Ora si metterà mano a 10mila alloggi (fra nuovi e riqualificati) e a 800mila metri quadrati di spazi pubblici riqualificati.
Con l’arrivo del PNRR tempi più stringenti
Nelle intenzioni si vogliono premiare il merito, la qualità. Ma è stato inserito anche il parametro della tempistica. Il termine previsto per il completamento dei progetti è il 2026, allineato al termine del PNRR.
I progetti che prevedevano un termine già in linea entrano automaticamente nel finanziamento, gli altri dovranno rivedere il capitolato e rispettare i termini o saranno fuori dal programma. I nuovi termini, infatti, sono «obbligatori e vincolanti», pena l’esclusione, come prevede il decreto. La nuova tempistica sarà accettata entro 15 giorni.
I progetti che erano già stati presentati si dovranno inoltre uniformare alle linee guida per la progettazione di fattibilità tecnica ed economica approvate a luglio dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Al via la riqualificazione urbana dell’Italia con investimenti per 2,8 miliardi di euro
A questo punto si deve rivolgere lo sguardo al popolo dei professionisti che lavorano per l’edilizia pubblica e privata. Architetti e ingegneri chiedono un riconoscimento chiaro delle proprie competenze, risorse ed esperienze. E anche una voce nelle commissioni ‘chiave’ che si stanno approntando per gestire i fondi del PNRR destinati all’edilizia pubblica. “Bisogna approcciare seriamente la rivoluzione urbanistica che interesserà il nostro Paese” sollecita il Presidente Molinari. ”Sono troppe le infrastrutture da consolidare, ristrutturare e ripensare”. Il Presidente Alberto Molinari accoglierà oggi il Sottosegretario alla Giustizia Paolo Sisto, per rivolgergli un accorato appello a proposito della congruità delle prestazioni professionali svolte per conto della Pubblica Amministrazione.