Non è necessario essere degli evasori fiscali per ricevere sanzioni pecuniarie dal Fisco. Potrebbe anzi accadere al più onesto dei cittadini di ritrovarsi a sborsare importanti somme di denaro per un semplice errore di distrazione. Ovviamente, gli accertamenti dell’Autorità fiscale non hanno il compito di valutare le intenzioni del contribuente. Quel che conta e che eventualmente allerta il Fisco sono piuttosto le dichiarazioni false o che omettono la trasmissione di alcune informazioni fondamentali.
Abbiamo già ricordato ai Lettori che scattano multe salatissime per alcuni risparmiatori che non dichiarano i soldi sul conto corrente oltre questa somma. E conviene ribadire che il rischio di incappare in sanzioni fiscali non riguarda unicamente chi commette illeciti. È parimenti perseguibile chi non presenta la dichiarazione dei redditi per tempo oppure manca di denunciare alcune entrate.
A ciò si deve aggiungere anche la possibilità di ricevere verifiche fiscali a seguito della fruizione di alcuni sussidi e bonus governativi. Chi beneficia degli aiuti statali potrebbe finire nella stretta degli accertamenti da parte del Fisco. Non è superfluo sottolineare che si rischiano multe da 5.164 euro sulle dichiarazioni ISEE in questi specifici casi. Altrettanto importante ricordare che sono al via i controlli di fine anno dell’Agenzia delle Entrate con multe pesantissime per questi contribuenti distratti. E pertanto non ci si riferisce a chi mira ad aggirare il pagamento delle imposte, ma a chi potrebbe sbagliare senza cattive intenzioni. Allo stesso modo, è necessario prestare attenzione ai movimenti in banca o in posta e in particolare al trasferimento di somme di denaro. Non tutti, infatti, sanno che potrebbero partire indagini dell’Agenzia delle Entrate su prelievi e risparmi su conto corrente e libretto postale
Al via i controlli di fine anno dell’Agenzia delle Entrate con multe pesantissime per questi contribuenti distratti
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Solitamente i controlli del Fisco partono nel momento in cui dalle dichiarazioni dei redditi emergono difformità. Potrebbe trattarsi di indicazioni sbagliate o del tutto assenti che quindi spingono l’Agenzia delle Entrate ad effettuare accertamenti. Tali verifiche avvengono in modo automatico in qualunque momento dell’anno o entro 4 mesi dalla data di presentazione del Modello 730. A volte accade che siano proprio i soggetti abilitati all’invio telematico del Modello 740 a rendersi responsabili di sviste e inesattezze.
Secondo quanto stabilisce il Decreto legislativo 4/2019, in presenza di simili dichiarazioni infedeli, sono previste sanzioni fino a 2.582 euro. Ma vi sono addirittura casi in cui il contribuente per distrazione o superficialità omette o ritarda la presentazione della dichiarazione dei redditi. In caso di omissione dell’invio del Modello 730 le sanzioni vanno da 250 a 1.000 euro se non vi sono tasse da versare. Se al contrario vi sono imposte da pagare si applicano multe più alte che oscillano tra il 120% e il 240% del totale delle tasse dovute.