È conosciuta in Italia per essere stata la fidanzata di Matteo Berrettini. Gli appassionati la ricordano perché una sua vittoria su Serena Williams ha posto fine alla carriera della giocatrice americana considerata la più forte di sempre. Tra alti e bassi, guadagni, pubblicità e tanti followers, la giocatrice di Zagabria mostra il suo lato debole.
Ha rilasciato un’intervista a Tennis Magazine parlando delle sue sensazioni di giocatrice professionista. Il tennis ti porta a stare fuori casa 11 mesi all’anno e non sempre le persone che ti amano sono in grado di seguirti. La mamma e il padre di Ajla sono sempre molto impegnati, il padre riesce qualche volta a viaggiare con lei. Lei ha deciso di vivere e allenarsi in Florida dove il clima permette di lavorare con continuità.
Secondo la Tomljanovic il tennis è diventato molto serio, non c’è spazio per divertimento e sentimenti, tanto più che le multe che fioccano durante le partite sono salate. E spesso vengono comminate a causa di comportamenti che cercano solo di stemperare la tensione. Ma in uno sport che ti fa guadagnare tantissimo non c’è spazio per il sentimentalismo. Non più.
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Ajla Tomljanovic e la solitudine nel tennis? È comprensibile che si senta così, ma lei è combattiva e anche portata alla semplicità. Essendo croata è naturale essere spontanea ed estroversa ma i palcoscenici esclusivi hanno regole certe volte incomprensibili. La Tomljanovic ha come best ranking il numero 32, ha messo da parte di soli montepremi più di 3 milioni di dollari. Per i tennisti bisogna ricordare che gli sponsor di solito vanno a triplicare i guadagni quindi il suo patrimonio dovrebbe aggirarsi sui 9 o 10 milioni di dollari.
Il tennis è uno sport a parte per quanto riguarda i guadagni. Nel tennis femminile le prime 50 della classifica mondiale sono tutte milionarie. L’associazione tennisti è riuscito a far riconoscere un bonus sicuro di 300 mila dollari se l’atleta finisce l’anno tra i primi 100 del Mondo. Questo per eliminare le incertezze del lavoro. Sicuramente anche le donne otterranno presto un bonus simile. Il tennis è anche uno sport che cerca di pareggiare le differenze tra atleti e atlete prima di tutti gli altri.
Ajla Tomljanovic e la solitudine nel tennis. Gli sponsor aiutano?
Le tenniste infatti sono solitamente le atlete più ricche dello sport. Gli sponsor contribuiscono a pagare le spese che comunque sono tante. Quando si parla di tennis si pensa sempre ai viaggi, al vitto e all’alloggio. Ma quelle sono le spese minori. Chi gioca ed è tra i primi 50 nella classifica, che sia uomo o donna, deve pagare uno staff numeroso. Allenatore, fisioterapista e preparatore atletico. 3 è il numero minimo. Le prime guadagnano di più e hanno staff più numerosi con agente, amico del cuore e psicologo al seguito. E i viaggi, gli alloggi e gli stipendi devono essere garantiti a tutti.
Se pensiamo che la Nike ha fatto firmare a Jannik Sinner un contratto da 100 milioni di dollari per 10 anni prima che entrasse nella top ten, capiamo quanto contano gli sponsor. La Tomljanovic ha firmato un contratto remunerativo con K-Swiss e in precedenza vestiva Nike. Sicuramente i contratti saranno stati sostanziosi. Non l’avranno ripagata della solitudine della vita dell’atleta ma avranno reso più facile trovare un volo in business class per tornare a casa ogni volta che ha sentito la mancanza della propria famiglia.