I nuclei familiari più numerosi non riescono a mettere molti soldi da parte con una certa regolarità. Vi sono mesi in cui le spese da affrontare sono più alte e non è possibile accantonare risparmi. I genitori con figli in età scolare devono infatti sostenere i costi dell’istruzione e della formazione. Sul bilancio familiare pesa molto sia l’acquisto dei libri sia quello eventuale dei trasporti pubblici. Le spese aumentano sensibilmente per chi ha figli universitari fuori sede. I genitori degli studenti sanno bene quanti soldi servono al mese per mantenere una famiglia di 3 o 4 persone. Quando a fine mese si tira una riga sotto tutte le voci di spesa ci si rende conto della quantità di denaro sborsata.
Al fine di favorire le nascite il nostro Stato finanzia una serie di contributi economici e agevolazioni fiscali. Da non trascurare alcuni importanti novità INPS sull’arrivo di oltre 200 euro al mese alle famiglie con figli a carico. Come è ovvio i sussidi più consistenti sono destinati ai nuclei con più membri e soprattutto con minori. Ma ciò non esclude la possibilità di richiedere assegni anche per i contribuenti senza prole. Sono difatti previsti aiuti economici di oltre 600 euro alle famiglie che sul conto corrente hanno pochi risparmi. Pertanto non è solo il valore ISEE a determinare il diritto ad alcuni ammortizzatori sociali e finanziari. Si pensi ad esempio a quanto ammontano gli assegni INPS per i figli dei lavoratori con redditi fino a 40.000 euro.
Aiuti economici di oltre 600 euro alle famiglie che sul conto corrente hanno pochi risparmi
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Il Governo Draghi ha stanziato diversi milioni di euro per aiutare le famiglie con difficoltà economiche. Sono poi i singoli Comuni ad erogare dei buoni spesa di importo variabile ai nuclei familiari che presentano domanda. Con il buono è possibile acquistare beni di prima necessità presso i negozi che hanno aderito alla convenzione. Per godere del beneficio economico è necessario rientrare in specifiche fasce di reddito. E i requisiti per accedere ai buoni spesa cambiano a seconda del Comune di residenza. Nella maggior parte dei casi bisogna allegare alla domanda il modello ISEE attestante la propria condizione economica.
Ai residenti nel Comune di Bologna invece si richiede l’estratto conto bancario o postale da cui risulti la giacenza media. Nel bando presente sul portale ufficiale si legge infatti che i sussidi spettano ai contribuenti che sul conto non hanno più di 10.000 euro. I titolari di più conti hanno diritto ai buoni spesa solo se la somma dei depositi non supera la soglia dei 10.000 euro. Pertanto oltre alla documentazione riguardante il peggioramento della situazione economica, il richiedente deve presentare l’estratto conto relativo al mese precedente all’invio della domanda.
Le famiglie con 2 membri riceveranno buoni spesa del valore di 250 euro, quelle con 3 membri 350. Per i nuclei familiari con 4 o 6 persone invece i buoni spesa vanno da 400 a 600 euro. Inoltre è possibile ottenere l’erogazione di ulteriori sussidi anche senza ripresentare domanda se in famiglia vi sono minori di 18 anni.