Agosto è il mese giusto per piantare lo zafferano, come coltivarlo

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Molti conoscono lo zafferano come ingrediente tipico della cucina lombarda, una spezia dolce e profumata. Non tutti sanno però che questo aroma meraviglioso si ricava da una varietà specifica di crochi, altrimenti detto “zafferano vero”. Bisogna infatti imparare a distinguerlo dalle altre varietà di Iridacee, peraltro apparentemente molto simili. Infatti, volendosi cimentare con la coltivazione di questo fiore, anche a scopo gastronomico, è bene tenere conto di molti aspetti. Primo fra tutti, le specie simili con una carica di tossicità.

Sono innumerevoli le piante velenose che crescono spontaneamente nei giardini. Una di queste è il colchico d’inverno, il cui veleno può avere conseguenze fatali. Lo zafferano vero è una cultivar sterile, ovvero non ha la capacità di propagarsi spontaneamente in natura, ma solo per mano di chi decide di piantare i suoi bulbi. Meglio non raccogliere i crochi invernali o autunnali nei boschi o nei sentieri. Inoltre, lo zafferano vero si riconosce dal fatti che ha tre pistilli rosso fuoco, immersi in una delicata corolla violetto. Il numero dei pistilli, diverso da specie a specie, è determinante per valutare l’identità del fiore.

Agosto è il mese giusto per piantare lo zafferano, come coltivarlo

Che si tratti di una coltivazione domestica o a scopo industriale, le condizioni ottimali in cui coltivare lo zafferano vero restano pressoché identiche. Se si ha in mente una produzione da immettere nel commercio, bisogna fare i conti con determinati costi. Soprattutto, bisogna disporre di svariati ettari di terreno piantumato a crochi, per poter estrarre una quantità di spezia redditizia. Questo è uno dei motivi del costo elevato dello zafferano tra gli scaffali del supermercato e nelle erboristerie.

Come piantare i bulbi

Agosto è il mese giusto per piantare lo zafferano. Se non vengono usati a scopo ornamentale, ovvero per abbellire con il loro lilla tenue le grigie mattinate invernali, i bulbi possono essere piantati in prode. Peraltro, è una tecnica idonea anche allo spazio ridotto di un terrazzo o un balcone. Le prode sono una porzione di terreno superiore al livello di passaggio. Una sorta di montagnola. Possono essere quindi contenute anche in apposite scatole di legno da giardinaggio. Il terriccio deve essere ben drenato, dunque è consigliabile non eliminare del tutto i sassi. Il bulbo va inserito con la testa rivolta verso l’altro, mentre la parte più grossa è quella da cui spunteranno le radici. Vanno interrati a una profondità di 5/7 cm.

Concimare i bulbi di zafferano vero

Come concime, sarebbe opportuno l’utilizzo dello stallatico di cavallo. Nel caso di questa cultivar, è opportuno preparare il terreno ad affrontare uno sforzo prolungato. Infatti, i bulbi di zafferano vero devono essere lasciati a dimora per 3 anni. Questo è il tempo calcolato per la loro produttività. Se il terreno è sterile, le fioriture, e di conseguenza il prodotto finale, saranno altrettanto scarsi. L’esposizione è decisamente in pieno sole, ecco perché agosto è il mese giusto.

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