Quanti soldi si spendono in un anno solo per viaggiare sulle autostrade italiane? Si sa che i costi dei pedaggi sono tra i più alti di Europa, spesso a questi costi non corrisponde un servizio adeguato. Dal nord al sud Italia, se si parla di code, rallentamenti, lavori e disagi in generale sulla rete autostradale chiunque ha almeno un aneddoto da raccontare. Addirittura l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento di inottemperanza che prevede una sanzione di 5 milioni nei confronti di Autostrade per l’Italia, l’ente che si occupa della gestione della rete. E nel periodo tra il 2009 e il 2018 la società avrebbe volontariamente mancato di effettuare i necessari lavori di manutenzione obbligatoria. Lavori previsti sulle infrastrutture, a fronte di un aumento del 28% dei pedaggi.
L’AGCM ha dunque deciso di intervenire con un procedimento molto pesante, richiedendo al contempo la riduzione dei costi oppure il riconoscimento di rimborsi adeguati agli automobilisti che hanno viaggiato sulle autostrade. Non si tratta, però, dell’unica iniziativa in tal senso. Anche Altroconsumo ha lanciato a livello nazionale una class action per richiedere un risarcimento di circa 200 euro a persona, calcolato su base ISTAT.
Agli automobilisti che hanno viaggiato sulle autostrade italiane spetterebbero 200 euro di rimborso con questa domanda online
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Va detto che nutrire troppe speranze potrebbe essere controproducente: è molto raro che le class action ottengono risultati sperati. In questo caso specifico, però, data anche l’azione compiuta da AGCM, potrebbero esserci i maggiori possibilità. Per aderire all’iniziativa è sufficiente seguire le indicazioni sul sito ufficiale di Altroconsumo. Dal canto suo, l’associazione di tutela dei consumatori ha dichiarato che la class action è stata lanciata perché il caso Autostrade sembrava essere un tipico esempio di pratiche scorrette nei confronti dei cittadini.
Il responsabile delle relazioni esterne Federico Cavallo ha dichiarato che a causa delle inadempienze dell’ente autostrade, i guidatori sono stati costretti a sostenere pedaggi sempre crescenti. Non solo, ma anche a subire continui disagi sull’intera penisola. E in questo, si trovano d’accordo con l’antitrust e quanto si sta facendo per garantire i diritti degli automobilisti. Al momento, la class action conta già più di 7.000 persone iscritte. Questa potrebbe dunque essere l’occasione per partecipare a un’importante azione di difesa dei diritti dei consumatori. Senza costi, ma semplicemente iscrivendosi, si possono aumentare le probabilità di una buona riuscita della class action. E, di conseguenza, le probabilità di rientrare nel rimborso previsto di circa 200 euro: magra consolazione per tutti i disagi affrontati, ma meglio di niente!
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