Agenzia delle Entrate lancia l’allarme

Agenzia dell’Entrate lancia l’allarme

In questi giorni stanno arrivando delle email che a prima visione sembrano essere spedite dall’Agenzia delle Entrate. L’oggetto è la notifica per il rimborso fiscale del 2019. L’ Agenzia delle Entrate lancia l’allarme a tutti coloro che si sono visti recapitare un messaggio simile e a non cadere nel tranello della falsa email sui rimborsi. Sono purtroppo le solite azioni di phishing. Questa volta gli hackers sfruttano i rimborsi fiscali per cercare di avere informazioni personali. Chiunque abbia ricevuto una simile comunicazione tramite email non tenga conto della notifica e di più non è riconducibile a nessun modo all’Agenzia delle Entrate.

Cosa non fare

L’Agenzia delle Entrate lancia l’allarme affinché non venga aperta quella email malevola. E’ stata già interessata la Polizia Postale ma nel contempo che partano le indagini per risalire agli autori, meglio non aprire la mail e cancellarla direttamente. A rischio non solo i propri dati personali ma anche gli stessi strumenti informatici: dai pc, smartphone e tablet.

Come comunica l’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate non spedirà mai tramite email comunicazioni importanti e sensibili. Quindi non fatevi ingannare.

Come sono pagati i rimborsi

Una volta che l’Agenzia delle Entrate riconosce il diritto al rimborso lo fa accreditando la somma sul conto corrente se il contribuente ha indicato le coordinate in precedenza. Ma attenzione non è possibile ricevere le somme se il conto corrente non è intestato al beneficiario.  Ci deve essere corrispondenza tra chi deve avere il rimborso fiscale e il titolare del conto che può essere anche cointestato.

Agenzia dell’Entrate lancia l’allarme Cosa comunicare

Eventualmente che non si è mai fatta la comunicazione del proprio conto corrente c’è tempo per farla sul portale della stessa Agenzia delle Entrate.  E’ necessario far sapere il codice Iban se trattasi di conto italiano mentre per avere il rimborso su conto di banca internazionale anche il codice Bic o Swift.

Per chi non ha un conto corrente

Fino a 999,99 euro il rimborso viene fatto in posta se non si ha un conto corrente previa presentazione del documento di riconoscimento oppure di delega nel caso in cui si manda un’altra persona. Per importi più alti e fino a 51.645,69 euro, l’Agenzia delle Entrate scrive al contribuente. Se non vengono date le coordinate bancarie viene emesso un vaglia dalla Banca d’Italia. Se dovete avere oltre 51.645,69 euro vi resta solo il conto corrente bancario o postale.

Consigliati per te