Molte persone dopo i 50 anni, specie se hanno affrontato situazioni traumatiche come divorzi e separazioni, credono di non avere più il diritto a vivere una nuova storia d’amore. Va detto, non c’è nulla di più sbagliato.
Non bisogna mai, per nessun motivo, ritenersi spacciati e pensare di non avere più nulla da offrire. Tanto più che al giorno d’oggi, usando consapevolmente gli strumenti social, è facile trovare persone nuove con interessi e passioni affini.
Addirittura, esistono delle formule verbali di comunicazione persuasiva, ottime per suscitare un colpo di fulmine anche via chat. Nonostante questo, la prova del 9 è sempre l’incontro faccia a faccia. Sono tantissime le persone che hanno sperimentato un’autentica delusione, incontrando di persona il proprio amore virtuale, magari dopo aver chattato per mesi.
Affrontare il primo appuntamento a 50 anni non è però l’ardua impresa che ci si potrebbe prospettare. Soprattutto, se si riesce a mantenere le proprie aspettative in un contesto di lucidità, senza lasciarsi suggestionare dall’improvvisa sensazione di avere le farfalle allo stomaco. Nello stesso tempo, è importante godersi il momento, con il suo carico emotivo così simile agli ardori dell’adolescenza.
L’amore è bello perché è così, un po’ imprevedibile. La verità è che ci si può innamorare anche a 60 o 70 anni, non c’è alcun limite. L’unico fatto da tener presente, è che, in parte, bisogna stare molto più attenti rispetto a quando si sperimentavano le prime tempeste ormonali.
Affrontare il primo appuntamento a 50 anni perché ci si può ancora innamorare e ricominciare da zero
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Più il tempo passa, più le sofferenze diventano importanti. Gli amori dei 20 anni creavano sicuramente dei turbamenti e delle rotture forti, ma la sensazione di avere molto tempo a disposizione riusciva ad attutire questo dolore.
Dopo una certa età, alla sofferenza fisiologica per la fine di una relazione, si aggiunge l’ansia verso il tempo che scorre. Oltre alla sensazione di perderne altro, senza poterci fare molto. Ciò significa che i tempi di guarigione da una ferita sentimentale si allungano notevolmente.
È fondamentale, approcciandosi a una nuova conoscenza, non prendere lucciole per lanterne. Per fare questo è importante focalizzare i propri desideri.
Ad un certo punto della vita, con l’arrivo della maturità, le persone iniziano a conoscere finalmente sé stesse, o almeno in parte. Bisogna dunque chiedersi: “Che tipo di persona sono?” “Quali sono esattamente le mie esigenze affettive e cosa desidero ottenere dal mio futuro partner?”.
Dare una risposta precisa a questi quesiti è indispensabile, in modo da filtrare da subito individui fascinosi, ma con cui non si condividono affatto abitudini, ideali e valori. Questa mancanza di condivisione, infatti, è il motivo della distruzione di molte relazioni.
Inoltre, non sapere quale sia esattamente l’obiettivo che si vuole raggiungere, comporta di default il non raggiungimento di alcun traguardo. Questo non vale solo per i rapporti sentimentali, ma per ogni cosa. Compreso questo punto, affrontare il primo appuntamento dopo i 50 anni sarà facile. Basta presentarsi curati, ordinati, sicuri e perfettamente padroni di sé. Ed essere disposti a valutare, senza mettersi esclusivamente nella condizione di essere valutati.
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