Negli ultimi mesi le restrizioni dovute al Covid 19 sono venute ad allentarsi. Questo ha decretato la riapertura anche di spazi culturali come i teatri e i cinema.
In molti hanno ricominciato ad affollare i cinema e a sedersi sulle poltroncine per godersi un bel film. Infatti, anche se Netflix e Amazon Prime hanno fornito e continuano a fornire un ottimo servizio è indubbio che i film vadano visti anche al cinema. Sedersi in sala regala al film tutto un altro sapore.
Tra le nuove uscite non mancano film dal cast stellare e diretti da veri maghi del cinema. Tra questi lo scorso mese meritavano di essere visti France e Ariaferma. A novembre, invece, è uscita l’ultima fatica del regista americano Wes Anderson “The French Dispatch”.
Affascinanti e carismatici i protagonisti di questo film incredibile appena uscito ci terranno incollati allo schermo
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Tutti coloro che conoscono altre opere di Wes Anderson, ad esempio “The Royal Tenenbaum” o “Grand Budapest Hotel” ne riconosceranno la firma.
Il racconto, ambientato in Francia, prende il via poco dopo la morte di Arthur Howitzer, fondatore della rivista The French Dispatch. I giornalisti della redazione decidono di rendergli omaggio facendo uscire un ultimo numero della rivista.
Un film suddiviso in quattro racconti antologici, dei capitoli diversi sia per trama che per interpreti.
C’è il giornalista interpretato da Owen Wilson che in bicicletta passa in rassegna le zone più oscure della città. Nella seconda storia un mercante d’arte, il sublime Adrien Brody, scopre in carcere un grandissimo artista.
Il terzo episodio, con protagonista Timothée Chalamet nel ruolo di un giovane rivoluzionario, ripercorre il periodo delle rivolte studentesche. Quelle rivolte che, alla fine degli anni ’60, travolsero e cambiarono l’Europa. Nell’ultima storia si susseguono indagini e rapimenti nella cornice del Mondo dell’alta cucina.
Ad accomunare le quattro storie ci sono le parole, il film infatti è un susseguirsi continuo di parole. Dai protagonisti al narratore esterno in questa opera diventa impossibile imbattersi in un momento di silenzio.
Si vola da una storia all’altra, personaggi iperattivi su una scena in continuo mutamento. Gli estimatori di questo regista riconsoleranno subito alcuni dei protagonisti già presenti in altri film di Anderson. Owen Wilson e Adrien Brody, infatti, li si trovava anche nel film “Il Treno per il Darjeeling”. Infatti, affascinanti e carismatici i protagonisti di questo film incredibile appena uscito ci terranno incollati allo schermo. Un film che va visto più volte per carpirne l’essenza fino in fondo, ne varrà la pena.