Il balcone, l’ingresso e il terrazzo sono i nostri biglietti da visita per il mondo esterno. È la prima cosa che gli altri notano e per questo vogliamo che la prima impressione sia indimenticabile. Oltretutto, e proprio in questi spazi che riusciamo a rilassarci di più estraniandoci dal mondo e tornando a contatto con la natura. Non per niente la passione del giardinaggio è stata una grande riscoperta per gli italiani durante la pandemia. Se però siamo stanchi dei soliti fiori da vivaio e piante grasse, possiamo anche noi avere dei piccoli alberi. In un’altra occasione abbiamo già parlato dell’acero giapponese, estremamente elegante e dai mille colori nell’arco dell’anno. Oggi però vogliamo parlare del kumquat. Adottiamo questo alberello da balcone resistente a freddo e parassiti per un’oasi colorata e profumata di agrumi.
Cos’è il kumquat?
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Il kumquat, detto anche mandarino cinese, è un albero di agrumi che può tenere dimensioni molto contenute. E quindi assolutamente adatto per piccoli spazi che non vogliono rinunciare al verde. I mandarini che questa pianta produce sono piccoli e ovali, estremamente profumati e commestibili per intero. Solitamente la buccia è talmente morbida i semi talmente piccoli che si possono gustare in un solo boccone. Oltretutto questo e uno delle pochissime piante di agrumi in grado di resistere a temperature rigide e ai parassiti. Però, prima di correre a comprare il kumquat dobbiamo sapere che ne esistono diverse varietà. Di seguito parleremo di quelle più comuni alle nostre latitudini.
Adottiamo questo alberello da balcone resistente a freddo e parassiti per un’oasi colorata e profumata di agrumi
Il più comune è sicuramente il kumquat ovale, scientificamente detto fortunella margarita. Questa pianta e stata coltivata in Cina da tempi antichissimi e ci porta chiome piene e con qualche piccola spina. Tra le foglie verde scuro però troviamo piccoli fiori bianchi e profumati durante l’estate EI caratteristici mandarini dalla forma ovale durante l’autunno.
Esiste poi il kumquat rotondo, o fortunella japonica. È facile immaginare quale sia la differenza dalla prima specie. I frutti sono rotondi, ma anche più tardivi disponibili da novembre a febbraio.
Per finire, troviamo anche la fortunella hindis o kumquat di Hong Kong. In questo caso i frutti sono molto più piccoli e dai semi piuttosto grandi, considerate le dimensioni. Per questo possiamo considerarla più una specie ornamentale che un vero e proprio albero da frutto.