Non c’è emergenza che tenga, quando la lunga mano del Fisco decide di attivarsi. Con la fine della rottamazione delle cartelle, l’Agenzia delle Entrate attiva la sua macchina. Rottamazione delle cartelle la cui ultima scadenza, per evitare la decadenza, è giunta il 28 febbraio scorso. A dire il vero, per via dei 5 giorni di tolleranza, la vera scadenza cade il 7 marzo prossimo (il 5 è un sabato), ma cambia poco. È solo un dettaglio che non cambia la sostanza.
La grave crisi economica ha accentuato enormemente i problemi di famiglie e contribuenti. E saranno più o meno mezzo milione i contribuenti che, decaduti dai benefici della rottamazione, finiranno in guai seri. Senza nuove aperture da parte del Governo e senza una nuova Pace Fiscale, gli scenari non saranno rosei per una moltitudine di contribuenti.
Addio al beneficio della rateizzazione delle cartelle e agli sconti su sanzioni e interessi per mezzo milione di contribuenti sui quali si sta per abbattere il salasso dell’Agenzia delle Entrate
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I contribuenti che non sono riusciti a far fronte al pagamento delle rate della rottamazione, sono decaduti dai benefici di questo strumento. Sono le regole a stabilirlo. E decadranno dai vantaggi che la rottamazione offriva, anche quelli che sforeranno la scadenza del 7 marzo.
Decadere da questi benefici espone questi contribuenti ad un autentico salasso. Addio a sconti su interessi e sanzioni, principio cardine della rottamazione delle cartelle. Ma anche l’obbligo di pagare il dovuto in unica soluzione.
Sembra che tutto sia pronto da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, per far partire immediatamente le comunicazioni ai contribuenti inadempienti.
Cartelle pendenti da saldare in 5 giorni
Quasi a voler punire i contribuenti dall’aver disatteso l’obbligo di pagare le rate della rottamazione il Fisco non farà sconti. Molte le conseguenze che subiranno questi contribuenti. Addio al beneficio della rateizzazione delle cartelle e agli sconti su sanzioni e interessi.
Sarà un duro colpo quello che subiranno questi contribuenti che hanno problemi legati a debiti fiscali, tributari e contributivi. Infatti senza una nuova Pace Fiscale, questi contribuenti riceveranno in breve tempo le intimazioni di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Lettere con sollecito di pagamento e con intimazione a saldare il dovuto in soli 5 giorni.
Naturalmente, arrivata la lettera con l’ordine di adempiere, il contribuente sarà obbligato a pagare. Si tratta di un atto, quello inviato dal Concessionario alla Riscossione, che può portare a pericolose conseguenze. La macchina della riscossione come è noto, passa dalle cartelle e dagli avvisi di pagamento, a pignoramenti, confische e fermi amministrativi. Le procedure esecutive sono il passo successivo.
Nettamente cambiata quindi la situazione dei contribuenti indebitati ma decaduti dalla rottamazione. In pochi giorni da rate e sconti a salassi veri e propri.