La data del 1° luglio è di quelle che forse ricorderemo perché segna uno spartiacque. Probabilmente sarà quella che darà il via al fenomeno della forte riduzione, e forse sparizione, degli sportelli bancomat. Lo pensa il 65% di un gruppo di 305 importanti dirigenti bancari intervistati da Temenos. Temenos è un gruppo specializzato nella fornitura di software per gruppi bancari. Secondo questo gruppo di dirigenti, entro il 2026 le filiali bancarie, così come le conosciamo adesso, saranno destinate a scomparire. Scopriamo come un correntista può trovare una soluzione a questo fenomeno.
La scomparsa di filiali bancarie e quindi degli sportelli automatici (si chiamano ATM) è in atto da molto tempo. Presto si potrebbe dire addio ai bancomat perché dal 1° luglio cambia tutto e molti correntisti tremano. Elaborando i dati di Banca d’Italia si scopre che nel 2020 hanno chiuso oltre 800 filiali sul nostro territorio. Sempre Banca d’Italia ci dice che nel 2020 le filiali bancarie nel nostro Paese erano meno di 23.500. Per avere un numero più basso bisogna tornare al 1996.
Addio ai bancomat perché dal 1° luglio cambia tutto e molti correntisti tremano
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Ma perché il 1° luglio è considerata una data simbolo? Perché in quella data una delle più grandi banche europee chiuderà filiali e sportelli sul nostro territorio. Da luglio ING Direct chiuderà 63 casse automatiche e 7 filiali. Attenzione, stiamo parlando di un gruppo con oltre 38 milioni di clienti in 40 paesi nel mondo, quindi non di una banca locale. Se un gruppo di queste dimensioni prende una tale decisione nell’ottavo Paese più industrializzato al mondo (l’Italia) è il segno di una tendenza irreversibile. Quella della progressiva riduzione di sportelli automatici e filiali, forse fino alla scomparsa.
Oggi, in un mondo a tassi zero, la gestione dei contanti per le banche è sempre più costosa. Una ridotta transazione di denaro fisico comporta una minore esigenza di avere sportelli, quindi minori filiali. Il processo di smaterializzazione del denaro, sempre più digitale, porta a una riduzione dei costi per le banche e perciò viene incoraggiato. Si spingono i risparmiatori a maneggiare sempre meno denaro e a fare sempre meno prelievi, incentivando l’utilizzo delle carte di debito o credito.
In un futuro prossimo prendere soldi dagli sportelli ATM sarà sempre più costoso. Basti pensare che Bancomat S.p.A. la società che gestisce gli sportelli ATM in Italia, ha proposto l’abolizione delle commissioni interbancarie sui prelievi bancomat. In cambio propone che sia il correntista che preleva a pagare una commissione. Su questa proposta l’Antitrust dovrà esprimere un parere entro la fine dell’anno. Nel frattempo dal 1° luglio aumenteranno i costi di prelievo per i correntisti del Conto Arancio. Mentre per molti altri è iniziato il conto alla rovescia.
Le semplici soluzioni che il correntista può adottare
Come difendersi dal rincaro dei costi dei conti correnti e dalla progressiva riduzione degli sportelli? Prima di tutto è bene verificare le condizioni di prelievo applicate dal nostro istituto per prelievi presso la banca e gli sportelli ATM di altri istituti. In caso di rischio di chiusura di sportelli automatici o filiali, conviene aprire un conto presso una nuova banca online. Questo conto dovrebbe permettere prelievi da tutti gli ATM a costo zero.
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