C’era una volta «Giochi senza Frontiere». Il programma televisivo che poneva in competizione sportiva squadre di vari Paesi alla prova con Giochi, appunto, sempre nuovi. Il format originario è stato prodotto dall’Unione europea di radiodiffusione (UER). Negli anni Novanta la trasmissione, nella versione italiana ebbe molto seguito. E rappresentava appunto una sfida sana tra Nazioni. Un confronto con l’altro, fuori i propri confini. Ed è un po’ in senso dell’Eurovision. Portare la propria identità fuori, misurarsi con altre nazionalità e testare il gradimento di un pubblico più ampio e variegato. Sia esso qualificato che di estrazione popolare.
Achille Lauro
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Andare bene in quel che quest’anno viene trasmesso dal PalaOlimpico di Torino significa in qualche modo sfondare all’Estero. Sebbene è pur vero che molti cantautori italiani, hanno incontrato successo fuori anche senza passare per la kermesse europea. Di fatto Achille Lauro non piace all’Eurovision ed è fuori. La sua canzone «Stripper» non va. Non si sa ancora se è stato decisivo il voto da casa o quello della giuria perché le tabelle saranno pubblicate dopo la finale di domani sera. Se ha prevalso il televoto, vorrebbe dire che non è piaciuto al pubblico sovrano.
Achille Lauro non piace all’Eurovision e non supera il test internazionale, è l’inizio di un fallimento?
Subito il post social in cui l’artista dichiara: «Grazie Bellezze, sbattetemi giù dal toro se riuscite. Ci vediamo in Tour». Certamente non poteva dirsi vinto. La sua performance pare sia stata preparata da settimane. Ovviamente all’insegna della spettacolarizzazione: un toro meccanico, velluto rosso e swarovsky sulle corna. Abito (?) velatissimo e trucco con colori scuri. Il nero ha prevalso nell’abito e in tutto il resto.
L’epilogo?
I Maneskin spopolarono e dall’Eurovision iniziarono un percorso internazionale di tutto rispetto. Vinsero nel 2021 e colpì la gioia guizzante dei giovani rocker che pure erano favoriti. Certo arrivavano dalla vittoria di Sanremo. Lauro arriva con una cartolina da San Marino. E all’Eurovision la geopolitica pare avere un suo peso. Molto dipende dal capire se ha prevalso il voto popolare perché in tal caso potrebbe trattarsi di un piccolo fallimento di fronte al parterre internazionale.
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