Per i titolari di Partita IVA le festività di fine anno sono come al solito alquanto movimentate per quel che riguarda gli adempimenti fiscali. E questo perché entro il prossimo 27 dicembre del 2022 c’è l’IVA in acconto da versare. Ecco allora tutto quello che c’è da sapere per non farsi cogliere impreparati.
A cavallo tra il Natale ed il Capodanno c’è una scadenza importante per i possessori di Partita IVA. E quindi non solo per i lavoratori autonomi e per i liberi professionisti, ma anche per le imprese.
E questo perché quella di martedì prossimo, 27 dicembre del 2022, è la data ultima per il versamento dell’acconto sull’Imposta sul Valore Aggiunto. Che è una scadenza da rispettare, al netto dei casi di esonero previsti dalla normativa fiscale vigente, versando l’imposta con il modello di pagamento unificato F24.
Inoltre, il versamento dell’acconto con l’F24 è da effettuarsi solo ed esclusivamente in modalità telematica. E quindi utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Precisamente, accedendo all’area riservata con le credenziali del Fisco oppure con un’identità digitale.
Nel ricordare che ci sono tre opzioni per l’autenticazione tramite identità digitale. Ovverosia con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o con il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Oppure ancora muniti di Carta di Identità Elettronica (CIE).
Acconto IVA 2022 sotto l’albero di Natale, vediamo cosa fare nel dettaglio
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In più, nel versare l’imposta con il modello di pagamento unificato F24, il contribuente e soggetto passivo IVA può andare eventualmente a versare il dovuto, in tutto o in parte, con la compensazione di crediti per imposte e contributi maturati.
Acconto IVA 2022 sotto l’albero di Natale, quindi. Con l’Agenzia delle Entrate che, al riguardo, ricorda che l’adempimento in acconto non è da effettuarsi se l’importo da versare è inferiore alla soglia dei 103,29 euro.
Versamento per contribuenti IVA mensili e trimestrali, massima attenzione al codice tributo
Detto questo, per versare l’acconto di imposta, massima attenzione al codice tributo. In quanto, fissato nel 2022 l’anno di riferimento, nell’F24 occorre indicare il codice tributo 6013 quando il contribuente IVA è mensile. Mentre il codice tributo 6035 è quello per i contribuenti IVA trimestrali.
Tre metodi di calcolo da scegliere in opzione per l’Imposta sul Valore Aggiunto
Sull’Imposta sul Valore Aggiunto, inoltre, l’importo da versare in acconto, entro il 27 dicembre del 2022, dipende quindi dalla periodicità. Tra contribuenti trimestrali e contribuenti IVA mensili. Ma dipende anche dal metodo di calcolo. Potendo scegliere in opzione tra il calcolo con il metodo storico, con il metodo previsionale oppure con il metodo analitico.
In genere il metodo di calcolo più gettonato è quello storico. In quanto si presenta a basso rischio in merito all’eventualità di effettuare dei versamenti che poi si dovessero rivelare insufficienti. Ed in tal caso poi per sanare la propria posizione fiscale scatterebbero comunque le sanzioni amministrative. Con quello storico che è un metodo di calcolo che prevede, proprio per il versamento dell’acconto IVA di fine anno, la fissazione di un importo pari all’88% di quanto pagato per il mese di dicembre o per l’ultimo trimestre dell’anno scorso.