Ora che l’inverno è passato, le nostre orchidee si preparano a uscire dal riposo vegetativo. É il momento giusto per fiorire per questo fiore elegante e simbolo di bellezza pura. Sono moltissime le persone che ne coltivano una in casa. Tuttavia, la cura dell’orchidea rimane per molti un mistero. Sono tante le teorie su come darle acqua, su quale vaso utilizzare e su che tipo di concime abbia bisogno. In passato abbiamo visto che in molti casi un concime biologico e casalingo a costo zero è la soluzione migliore. Per quanto riguarda l’innaffiatura, invece, con quest’articolo si potrebbe sfatare un mito. Siamo sicuri che continuare a immergere il vaso trasparente della pianta in acqua le faccia davvero bene? Probabilmente abbiamo sempre sbagliato a innaffiare le orchidee ed ecco perché. Al contempo, cercheremo di capire quale sia il modo migliore per innaffiarle.
Quando l’orchidea marcisce e fa i moscerini
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L’orchidea può essere una pianta davvero delicata. Non ha bisogno di molte cure, ma l’innaffiatura è una fase fondamentale per farla crescere e vivere in salute. Infatti, se si sbaglia la giusta dose di acqua, il rischio più grande è che le radici, e poi l’intera pianta, marciscano. La presenza di marciume all’interno del vaso dipende solitamente dal ristagno di acqua. A quel punto, le radici cominceranno a diventare marroni e molli e la pianta non potrà più nutrirsi. Ecco perché, se non s’interviene velocemente, il rischio è che muoia. Un sintomo del marciume è la comparsa di moscerini che escono dal vaso della pianta. Ancora, ecco un altro sintomo che la pianta è sofferente.
Abbiamo sempre sbagliato a innaffiare le orchidee immergendole in acqua ed ecco il metodo perfetto per evitare marciume e moscerini
Se la nostra orchidea presenta già radici rovinate e moscerini, l’unico metodo per salvarla è pulirla e rinvasarla con della corteccia nuova. Ma per non rischiare di fare lo stesso errore e darle troppa acqua, ecco la tecnica infallibile che spiegheremo tra poco. Avremo bisogno di un bicchiere (da 150 ml circa), dell’acqua filtrata e un sottovaso o un piattino. Per un’orchidea posta in un vaso medio si avrà bisogno di soli 75 ml di acqua. Quindi, basterà riempire a metà il nostro bicchiere e versare poco a poco in un solo punto l’acqua. Quella che si accumulerà nel sottovaso andrà lasciata fino a sera e poi buttata. La pianta assorbirà l’acqua di cui ha bisogno e non rischierà marciumi e ristagni.