In una seduta che ha visto un recupero dai minimi del 4,6%, A2A e Banco BPM guidano la classifica dei rialzi sul Ftse Mib. L’aspetto interessante e anche abbastanza curioso è che queste due azioni rappresentano due settori che per motivi opposti sono stati protagonisti a Piazza Affari. Da un lato, infatti, troviamo A2A con il settore delle utilities che nelle recenti sedute di forti ribassi ha resistito all’assalto degli orsi. Dall’altro abbiamo Banco BPM e il settore bancario che è stato uno degli artefici del recente crollo degli indici azionari.
Gli scenari di breve per A2A secondo le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo A2A (MIL:A2A) ha chiuso la seduta del 20 marzo a quota 1,453 €, in rialzo del 5,71% rispetto alla chiusura della seduta precedente.
Il rialzo di A2A si inquadra in un contesto più generale che vede tutte le utilities scattare al rialzo dopo che il rigassificatore Golar Tundra ha attraccato al porto di Piombino.
Ci sono due aspetti statistici che evidenziano in maniera inequivocabile la forza di A2A. Innanzitutto, il titolo è molto più forte del Ftse Mib in termini di forza relativa. Inoltre, un rialzo uguale o superiore al 5,71% ha una probabilità di solo l’1% di verificarsi.
Dal punto di vista grafico, importanti resistenze hanno ceduto al forte rialzo del titolo che adesso punta area 1,4975 €. Sopra questo livello, poi, le quotazioni potrebbero accelerare verso area 1,599 €.
Solo una chiusura giornaliera inferiore a 1,396 € potrebbe mettere in crisi lo scenario rialzista.
A2A e Banco BPM guidano la classifica dei rialzi sul Ftse Mib: le indicazioni grafiche sul titolo bancario
Il titolo Banco BPM (MIL:BAMI) ha chiuso la seduta del 20 marzo in area 3,668 €, in rialzo del 3,85% rispetto alla seduta precedente.
Dopo giornate di profondi ribassi oggi abbiamo assistito a un rialzo di circa il 4%. L’entità del rialzo, però, non deve far gridare all’evento eccezionale. C’è, infatti, una probabilità di circa il 6,5% di osservare su Banco BPM un rialzo uguale o superiore a quello registrato il 20 marzo.
Anche se il titolo presenta un forza relativa negativa rispetto al Ftse Mib, la rottura di area 3,642 € registrata in chiusura di seduta potrebbe aprire le porte a una salita fino in area 3,974 €. Oltre si potrebbero raggiungere i massimi annuali in area 4,30 €.
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