Il mese di ottobre ciclicamente dal 1898 ad oggi, ha rapresentato un punto di svolta. Un anno medio al rialzo del listino americano si comporta come segue:
minimo nel primo trimestre, salita fino ad agosto, ribasso fino ad ottobre e poi rally natalizio. Se la nostra view si rivelerà corretta, e abbiamo diverse ragioni per crederlo, intorno al setup del 6 ottobre è staro generato un segnale di swing rialzista. Questo dovrebbe portare a una forte ripartenza sui mercati e a segnare nuovi massimi annuali fra fine novembre e metà dicembre. A Wall Street torna a scalpitare il Toro, tranne che nei prossimi gironi si assisterà a un dietrofront.
Il 2023: un anno straordinario
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Per archiviare il ribasso con elevate probabilità, questa settimana dovrà chiudere sopra determinati livelli:
Dow Jones
33.800
Nasdaq C.
13.484
S&P500
4.335.
In base a statistiche secolari, questo dovrebbe essere l’anno più forte del primo quinquennio del decennio in corso. Infatti, si attendono rendimenti fra il 20 e il 25%. Per capire la portata, basta ricordare che il rendimento medio di un anno rialzista è intorno all’11%. Cosa impedirà un dietrofront dei prezzi? La tenuta dei minimi della scorsa settimana, Una chiusura anche giornaliera sotto quei livelli farebbe partire un sell off di altri tempi e creare pattern ribassisti di lungo termine.
A Wall Street torna a scalpitare il Toro: quali sono i livelli che manterranno il trend al rialzo?
La seduta di contrattazione del giorno 11 ottobre si è chiusa ai seguenti prezzi:
Dow Jones
33.804,87
Nasdaq C.
13.659,68
S&P500
4.376,95.
Il trend rimarrà rialzista se le chiusure dei prossimi 2 giorni saranno superiori a
Dow Jones
33.603
Nasdaq C.
13.490
S&P500
4.339.
Alcuni oscillatori di brevissimo lasciano preventivare che si possa essere vicino a una fase di ritracciamento, ma questo non dovrebbe andare oltre una seduta giornaliera.
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Incredibile ma questo buono fruttifero postale a ottobre rende quasi il 20% in appena 6 anni!