La FED non alza i tassi per la seconda volta consecutiva e nemmeno si mostra minacciosa per quanto riguarda i prossimi mesi. Sembra che i rialzi continui possano iniziare a sortire gli effetti sperati e che di volta in volta l’inflazione possa rientrare. Nello stesso tempo, la crescita economica potrebbe essere diretta verso il soft landing. Questo è lo scerio che più volte abbiamo preventivato negli ultimi mesi e che sarebbe in linea con le nostre attese per i mercati dei prossimi anni. Siamo in un punto decisivo: a Wall Street potrebbe essere partito il rally natalizio.
Statistiche a favore
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Il 2023, come da statistiche ponderate sullo studio delle serie storiche dal 1898 ad oggi, dovrebbe essere un anno molto positivo per i mercati americani.
Inoltre dovrebbe lasciare alle spalle il minimo del decennio in corso, e il massimo annuale dovrebbe essere segnato fra fine novembre e metà dicembre.
Procediamo per gradi e non facciamo correre la nostra mente.
Nei giorni scorsi si sono “intrecciati” due segnali previsionali che abbiamo ritenuto sempre affidabili: la scadenza di un nostro setup annuale e la tenuta di una trend line dimanica rilevante.
Quale potrebbe essere il segnale rialzista che porterebbe ulteriore fiducia per la prossime settimane?
Una chiusura settimanale superiore ai seguenti livelli:
Dow Jones
33.274,58
Nasdaq C.
13.061,47
S&P500
4.237,66.
C’è da dire comunque che un forte segnale di forza verrebbe dato poi da unachiusra del mese di novembre superiore ai seguenti livelli:
Dow Jones
34.148
Nasdaq C.
13.715
S&P500
4.394.
A Wall Street potrebbe essere partito il rally natalizio
La seduta di contrattazione del giorno 1 novembre si è chiusa ai seguenti prezzi:
Dow Jones
32.052,87
Nasdaq C.
12.851,24
S&P500
4.193,80.
Siamo in un punto nodale, vediamo cosa accadrà fino a domani e poi trarremo le conseguenze. Al momento osserviamo tutto senza alcun pregiudizio.
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