Sono settimane che sui mercati azionari internazionali si assiste a una fase orizzontale dei prezzi. Dal 17 febbraio in poi si è formato uno swing ribassista di brevissimo. Si può dire che sia iniziata una correzione? Al momento è davvero prematuro, e ogni giorno è utile fino al 24 febbraio per negare questa potesi. Ieri, sono stati toccati dei supporti importanti, e intorno a quei prezzi si sono affollate delle divergenze rialziste. A Wall Street è finito il ritracciamento? Vediamo cosa monitorare per la giornata odierna.
Il raggiungimento di un obiettivo di prezzo
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I mercati si muovono fra prezzi di supporto e resistenze, e il raggiungimento degli stessi non è giocoforza un indice di inversione. Proprio ieri sui mercati americani si è arrivato su livelli spartiacque: argineranno il ritracciamento oppure da oggi in poi si inizierà a scendere con più forza? La risposta dipende da alcuni livelli che andremo a monitorare nei prossimi paragrafi.
Procediamo per gradi.
La seduta di contrattazione di Wall Street del 22 febbraio si è chiusa ai seguenti prezzi:
Dow Jones
33.045,09
Nasdaq C.
11.507,07
S&P500
3.991,05.
A Wall Street è finito il ritracciamento?
Quali sono i veri livelli che farebbero partire una fase di correzione del 5/7% dai livelli attuali?
Chiusura di questo venerdì inferiore a
Dow Jones
33.517
Nasdaq C.
11.388
S&P 500
4.015.
Cosa potrebbe invece far ripartire i prezzi al rialzo fin da subito? Chiusure di sedute fra oggi e domani superiori a:
Dow Jones
33.246
Nasdaq C.
11.445
S&P 500
4.018.
Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore. Al momento qualsiasi ipotesi è davvero prematura. Se il ribasso verrebbe confermato fra oggi e domani, si potrebbe scendere fino al 6 marzo. Per il momento il pericolo non è scampato, ma è ancora prematuro dire che il rialzo di breve termine sia terminato. Rimarchiamo comuqnue che ieri sono stati centrati primari supporti che potrebbero far ripartire i prezzi.
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