I mercati azionari a ridosso del nostro setup annuale si sono portati nelle aree di prezzo previste dove poteva assistersi a una correzione del 7/10% fino alla prima decade di settembre. Dopo il ritracciamento degli ultimi giorni che non ha ancora fatto cambiare la tendenza primaria a livello mensile, oggi è decisivo per le sorti del mese. Attesa quindi per il report sull’occupazione americana che potrebbe dare spunti direzionali duraturi al rialzo o al ribasso. A Wall Street è ancora tutto possibile, anche i miracoli rialzisti.
Le statistiche per il 2023
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L’anno in corso rappresenta a livello statistico l’abbinamento del terzo del decennio e il terzo del ciclo presidenziale americano. Le probabilità sono più elevate dell’80% che si possa assistere a un rendimento annuale superiore al 20%.
Da inizio anno il Dow Jones sale del 6,3%, il Nasdaq del 35% e lo S&P 500 del 16% circa.
Potrebbe essere questo un motivo ulteriore che potrebbe far scendere i prezzi fino a settembre? Sui grafici si affollavano fino a una settimana fa degli eccessi, che ora potrebbero essere stati già smaltiti. Ieri infatti i prezzi si sono appoggiati su supporti che potrebbero portare i prezzi a un’ulteriore salita.
A Wall Street è ancora tutto possibile, anche i miracoli rialzisti
La seduta di contrattazione del 3 agosto si è chiusa ai seguenti prezzi:
Dow Jones
35.215,89
Nasdaq C.
13.959,72
S&P500
4.501,89.
Cosa potrebbe far partire una correzione di diversi punti percentuali? Una chiusura odierna inferiore ai seguenti prezzi:
Dow Jones
35.216
Nasdaq C.
13.997
S&P500
4.528.
Nel caso si verificasse questo swing appena indicato, quali potrebbero essere gli obiettivi ribassisti da raggiungere entro il mese di settembre?
Dow Jones
32.800
Nasdaq C.
12.058
S&P500
4.200.
Le probabilità che il ribasso annuale sia finito, in base ai nostri calcoli statistici sono pari all’80% circa. Si attende infatti il massimo annuale fra fine novembre e inizio dicembre.
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