Polemiche a non finire sullo stop al reddito di cittadinanza per molti beneficiari a partire dal mese di agosto. Addirittura si sta arrivando a minacce di sciopero generale dopo l’SMS che a fine luglio è arrivato sui telefonini di quanti, dopo 7 mesi di fruizione del sussidio, lo hanno perso perché considerati occupabili dalla normativa in vigore. Arrivamo però a settembre 350 euro al mese a chi ha perso il reddito di cittadinanza. Vediamo di cosa si tratta.
Ma lo stop del reddito di cittadinanza è strettamente collegato all’avvio di una nuova misura destinata proprio a questi soggetti. Misura con degli importi differenti che però come vedremo, potrebbero essere anche migliori di quelli percepiti fino ad oggi con il reddito di cittadinanza.
A settembre 350 euro al mese ad ogni singolo che prendeva il reddito di cittadinanza ma lo ha perduto
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Ormai l’attesa maggiore di molti cittadini è verso il Decreto che dovrebbe arrivare e che riguarderà la misura che sostituirà immediatamente il reddito di cittadinanza. Naturalmente parliamo della nuova misura destinata a quanti, con la ricarica del mese di luglio, hanno terminato la fruizione del sussidio. Con la nuova misura diventano fondamentali e ancora più importanti i Centri per l’Impiego, ma non solo. Perché come ha detto a chiare lettere anche la Ministra del Lavoro, Marina Calderone, saranno anche le Agenzie di lavoro private ad avere un ruolo fondamentale adesso.
La nuova misura chiamata Sostegno Formazione e Lavoro (SFL) sarà incentrata proprio sul trovare collocazione lavorativa e questi soggetti a cui il reddito di cittadinanza è stato bloccato dopo solo 7 mesi perché persone attivabili al lavoro. L’iscrizione ai corsi di formazione, nonché ai programmi ministeriali già attivi (e dove molti beneficiari del sussidio erano già iscritti), fa sì che la stragrande maggioranza di chi adesso ha perso il reddito di cittadinanza, rientrerà nel Sostegno Formazione e Lavoro.
Supporto Formazione e Lavoro per chi ha perso il sussidio
Un sussidio che adesso sarà di soli 350 euro e non di 500 euro al mese. Infatti il reddito di cittadinanza pagava 500 euro al mese al single privo di altri redditi (e se viveva in affitto, 280 euro in più come aiuto per pagare il canone di casa). Ma i 350 euro al mese vanno considerati come a persona.
Significa che per esempio, quattro persone di un nucleo familiare, tutte sopra i 18 anni di età e sotto i 60 anni, se attivabili al lavoro, prenderanno 1.400 euro al mese. Sempre che si iscrivano alle piattaforme e partecipino ai corsi e ai programmi loro destinati. Con il reddito di cittadinanza l’aiuto era pari a 1.050 euro al mese. Durante i 12 mesi di beneficio (6 mesi in meno rispetto al reddito di cittadinanza che durava 18 mesi), la promessa con il nuovo strumento di contrasto alla povertà, è di fare incrociare meglio domanda e offerta di lavoro. Proprio tramite i Centri per l’Impiego e le Agenzie di collocamento private.
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