Il Superbonus è tra quelle misure che ha ingenerato maggiori contrasti tra i partiti. Il problema centrale è rappresentato dagli ingenti costi che esso comporta sul bilancio pubblico. Con le elezioni politiche è tornato in campo il problema della sorte di questa misura. Ci si chiede se essa permarrà o meno, quindi quale sarà il suo destino nel prossimo futuro. La questione interessa, in particolare modo, le famiglie che hanno iniziato o vorrebbero iniziare i lavori, sulla scorta della proroga. Interessate sono anche le imprese che si occupano di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica.
Negli ultimi tempi lo scontro politico, quindi, si è concentrato sugli emendamenti da presentare al decreto Aiuti bis. La questione centrale continua ad appuntarsi sulla cessione del credito, su cui il Governo Draghi è intervenuto diverse volte. Per avere un’idea di quali modifiche potrebbero intervenire sul Superbonus 110%, soffermiamoci sulle posizioni assunte dalle forze politiche in campo.
Posizioni dei partiti sulla misura
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Per il Movimento 5 Stelle, il Superbonus come il Reddito di Cittadinanza dovrebbero permanere per lungo tempo. Ciò in quanto l’eliminazione della misura potrebbe comportare un effetto devastante, quale il fallimento di migliaia di imprese. Per quanto riguarda, invece, i partiti di destra, abbiamo che: Fratelli d’Italia non ha assunto una posizione netta. Per la Lega, invece, la misura andrebbe rimodulata su esigenze quali: 1) l’accesso all’agevolazione fiscale per coloro che hanno già maturato il diritto; 2) rendendo il Superbonus più coerente con la necessità di contenere i costi a carico dello Stato. Forza Italia, invece, opterebbe per una semplificazione della normativa di riferimento.
Ma cerchiamo di capire meglio perché è a rischio il Superbonus 110%. Ebbene, il nuovo programma del PD, ha eliminato qualsiasi riferimento ai bonus edilizi. Stesso dicasi per i Verdi di Sinistra. Si consideri, in proposito che il PD è il partito favorito dai recenti sondaggi.
A rischio il Superbonus 110% per le ristrutturazioni, con le elezioni politiche
Inoltre, il terzo polo e Italia Viva, nei loro programmi, non fanno alcun riferimento al Superbonus 110%, né alla cessione del credito. Tuttavia, considerato che questi partiti sono molto vicino a Draghi, è probabile che modifichino la loro posizione, successivamente. Ad esempio, potrebbero decidere di ridimensionare l’incentivo e introdurre dei correttivi che lo rendano meno oneroso per la finanza pubblica. In definitiva, il Superbonus è una misura continuamente a rischio perché troppo costosa e anche perché è stata eccessivamente abusata.
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