Era da metà novembre 2023 che non si registrava una performance settimanale così importante sull’indice italiano. Tuttavia, a questo punto un ritracciamento sul Ftse Mib è molto probabile si sono create, infatti, sia sul time frame giornaliero che su quello settimanale, le condizioni per una fase di debolezza delle quotazioni.
A questo punto un ritracciamento sul Ftse Mib è molto probabile: le indicazioni dell’analisi grafica
Indice dei contenuti
Il Ftse Mib Future sulla Borsa Italiana ha chiuso la seduta del 23 febbraio in rialzo dello 0,96% rispetto alla seduta precedente a quota 32.772. La settimana ha chiuso al rialzo del 3,33%.
Time frame giornaliero
La settimana appena conclusasi ha visto il superamento di un’altra soglia psicologica a quota 32.000 e l’inizio delle manovre di avvicinamento a quota 33.000. Questa volta, però, potrebbe essere la volta buona per un ribasso o quanto meno un ritracciamento. La soglia psicologica dei 33.000, infatti, si trova oltre la massima estensione rialzista della proiezione in corso. Ovverosia, le quotazioni si trovano su livelli dove è massima la probabilità di andare incontro a un ribasso. Che il ribasso, poi, possa essere un semplice ritracciamento o un’inversione di tendenza lo dirà solo l’evoluzione delle quotazioni.
Intanto prendiamo nota del fatto che le quotazioni hanno ormai quasi raggiunto i massimi storici segnati nel maggio del 2007. Vista anche la condizione di ipercomprato degli indicatori, quanto meno un ritracciamento potrebbe essere molto probabile.
Time frame settimanale
Dopo avere rotto con decisione area 30.637 per la prima volta dopo settimane le quotazioni hanno anche confermato il break rialzista chiudendo la settimana sopra area 32.745. Oltre questo livello, poi, il rialzo potrebbe svilupparsi secondo lo scenario mostrato in figura.
Un segnale di debolezza potrebbe arrivare da una chiusura settimanale inferiore a 32.74. Da notare che le quotazioni hanno raggiunto livelli di ipercomprato che non si vedevano da inizio 2023.
Lettura consigliata
Le azioni Recordati non brillano dopo i conti, ma il futuro resta molto interessante