La Redazione di ProiezionidiBorsa risponde ai Lettori che intendono sapere a quanto ammontano le pensioni INPS con invalidità al 100%. Di recente il rateo previdenziale risulta più elevato rispetto a quello degli anni precedenti. Dopo decenni di proteste e rivendicazioni i soggetti con gravi limitazioni nello svolgimento delle attività quotidiane hanno ottenuto un incremento dell’assegno mensile. Nel precedente articolo abbiamo esaminato “Quali malattie danno diritto all’invalidità civile e chi può richiedere la pensione?”. Ciò perché non tutte le malattie invalidanti conferiscono il diritto a percepire il trattamento previdenziale. Si conferma necessario il riconoscimento da parte della Commissione legale INPS di una condizione di inabilità assoluta che non consenta neanche semplici mansioni quotidiane.
La disabilità totale impone pesanti limitazioni e riduce chi ne soffre in una condizione di dipendenza da terzi. Ciò comporta la necessità di continue visite specialistiche e della presenza costante di addetti alla cura e assistenti con un rilevante esborso di denaro. Anche i familiari che prestano assistenza al disabile talvolta devono intervenire sul piano economico per supportarlo nella gestione delle spese. Risulta pertanto lecito chiedersi a quanto ammontano le pensioni INPS con invalidità al 100% e se il rateo si rivela sufficiente a fronteggiare i costi.
A quanto ammontano le pensioni INPS con invalidità al 100%?
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L’incremento delle pensioni di invalidità non spetta agli invalidi parziali cui quindi la Commissione legale ha riconosciuto soltanto il 70% o l’80%. L’aumento dell’importo mensile spetta unicamente agli invalidi civili al 100%, ai ciechi assoluti e ai sordi che percepiscono il trattamento previdenziale. Nella circolare 107/2020 l’INPS chiarisce quali i requisiti anagrafici necessari e l’ammontare del beneficio.
Fra i destinatari del trattamento previdenziale rientrano i soggetti con inabilità totale di età compresa tra i 18 e i 60 anni. L’importo del assegno mensile è pari a 651,51 euro per 13 mensilità purché il percettore non superi le soglie di reddito personale e/o del coniuge. Stando al dettato legislativo n. 448/2001 il limite reddituale coincide con 8.469,63 euro per l’invalido non sposato. In presenza del coniuge invece la soglia di reddito da non superare è pari a 14.447,42 euro.