A quanto ammontano gli assegni di pensione a 67 anni con 20 anni di contributi INPS?

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Chi ha la fortuna di aver iniziato a lavorare sin da giovanissimo arriva a fine carriera con un montante di contribuzione molto elevato. E ben sappiamo che ad una maggiore anzianità assicurativa corrispondono ratei pensionistici più alti. Al contrario, il lavoratore che si è inserito tardivamente o ha una storia professionale piena di buchi contributivi si preoccupa dell’ammontare degli assegni previdenziali.

In un articolo precedente avevamo già parlato di quanto prende di pensione a 64 anni un lavoratore con 20 anni di contributi. Una delle maggiori preoccupazioni del futuro pensionato riguarda proprio l’importo mensile che riceverà. Ci si chiede se lo stesso basterà per i bisogni specifici della terza età e per pagare un’eventuale assistenza sanitaria a domicilio in caso di malattia.

E pertanto al contribuente interessa sapere a quanto ammontano gli assegni di pensione a 67 anni con 20 anni di contributi INPS. E se aumentando il montante assicurativo possa incrementare il rateo mensile e di quanto. Torna utile quindi sapere quanto costa pagare un anno di contributi volontari e quali vantaggi economici ciò comporterebbe. Pur tuttavia non tutti i contribuenti hanno la possibilità di impegnare parte dei risparmi per sostenere i costi della contribuzione volontaria. Vi sono però alcune particolari circostanze che consentono al lavoratore di ottenere l’accredito di una parte della contribuzione senza sborsare somme di denaro. Forse non tutti sanno che l’INPS concede fino a 2 mesi di contributi gratis all’anno e pensione in anticipo anche con questa malattia comune.

A quanto ammontano gli assegni di pensione a 67 anni con 20 anni di contributi INPS?

Per quanto l’importo delle pensioni cambi in riferimento ad un serie di fattori lo si può calcolare in modo approssimativo in base ad alcuni elementi fondamentali. Un lavoratore può accedere al pensionamento a 67 anni con soli 20 anni di contribuzione se riesce a soddisfare una particolare condizione. Se risulta iscritto ad una gestione previdenziale sin dal 1° gennaio 1996 deve infatti maturare un rateo pensionistico pari al 1,5 volte l’assegno sociale.

Secondo gli aggiornamenti presenti nella circolare INPS 148/2020 l’ammontare di tale prestazione assistenziale è pari a 460 euro. Di conseguenza solo chi raggiunge la somma di 690 euro mensili potrà inoltrare domanda di pensionamento all’Ente previdenziale. Quindi l’assegno pensionistico di chi smette di lavorare a 67 anni con 20 anni di copertura assicurativa sarà pari o superiore a 690 euro.

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