Spesso per poter brindare e festeggiare il raggiungimento del traguardo pensionistico bisogna aspettare che trascorrano lunghi anni. Alcuni lavoratori tuttavia hanno necessità di smettere di lavorare con qualche anno di anticipo per motivi familiari o di salute. Può succedere infatti di dover prestare assistenza ad un parente o che subentri una malattia tale da compromettere sensibilmente il proprio stato di salute. Prima però di optare per il prepensionamento sarebbe opportuno valutare a quanto ammontano gli assegni di chi va in pensione 5 anni prima. Si tratta di una valutazione necessaria perché alcune forme e opzioni di anticipo previdenziale prevedono dei tagli sui futuri ratei pensionistici.
In un precedente articolo abbiamo analizzato gli eventuali margini di perdita che patirebbero i contribuenti che abbandonano l’impiego prima dell’età pensionabile. Rimandiamo pertanto i Lettori curiosi alle valutazioni della Redazione relative a “Quanto si perde sull’assegno INPS delle pensioni anticipate del 2021?”. Le eventuali decurtazioni mensili dipendono da una serie di fattori che riguardano per lo più l’età di accesso al trattamento e il montante di contribuzione. Torna quindi utile sapere a quanto ammontano gli assegni di chi va in pensione 5 anni prima proprio per valutarne con consapevolezza la convenienza. Prendiamo in esame la situazione del contribuente che sceglie di concludere l’attività lavorativa prima del previsto e decide di sfruttare la RITA. Grazie al meccanismo della rendita integrativa temporanea anticipata potrà smettere di lavorare a soli 57 anni con almeno 20 anni di contributi.
A quanto ammontano gli assegni di chi va in pensione 5 anni prima?
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Conviene precisare inoltre che la liquidazione della RITA può avvenire anche con 10 anni di anticipo rispetto all’età pensionabile. Ciò però solo nel caso in cui il richiedente cessi l’attività professionale e risulti senza occupazione per almeno 24 mesi. Chi invece possiede già un’anzianità contributiva pari almeno a 20 anni può anticipare di un quinquennio l’abbandono dell’impiego. Ovviamente prima di farlo dovrebbe anzitutto raccogliere informazioni relative alle possibili perdite economiche sui trattamenti previdenziali futuri. Conviene pertanto sapere a quanto ammontano gli assegni di chi va in pensione 5 anni prima per poter procedere con maggiore consapevolezza.
Facciamo dunque riferimento al caso concreto di un lavoratore che non ha intenzione di aspettare i 67 anni per andare in pensione. Ipotizziamo che abbia versato nel fondo pensionistico complementare una somma di denaro pari a 100.000 euro. Procediamo ora con una simulazione di calcolo per verificare quale importo percepirà mensilmente chi accede alla pensione a 62 anni anziché a 67 anni. Bisogna quindi spalmare l’ammontare lordo della RITA sui 5 anni e quindi dividere 100.000 euro per 5. Si ottiene così un capitale di 20.000 euro su base annua che quindi conferisce al lavoratore un assegno mensile lordo di 1.666 euro.